LEGISLAZIONE

Il Diritto di ristrutturazione– una nuova opportunità per gli imprenditori

Il diritto di ristrutturazione offrirà  agli imprenditori insolventi o a quelli a rischio di insolvenza, la possibilità di effettuare delle modifiche all’assetto strutturale del patrimonio. Questo permetterà a molte imprese di evitare il procedimento fallimentare.

La nuova legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 14 luglio 2015, entrerà in vigore il 1 gennaio 2016 e comprenderà tre elementi:  la modifica del diritto fallimentare e riparatorio, la nuova legge del Diritto di ristrutturazione e una serie di norme attuative e di adattamento.

La capacità di ristrutturazione verrà richiesta a tutti gli imprenditori ad eccezione del Tesoro dello Stato e delle unità di autogestione territoriale.

La procedura di adattamento alle esigenze

L’imprenditore potrà scegliere una delle quattro procedure di ristrutturazione previste e passare in seguito dall’una all’altra, inerenti rispettivamente:

  1. all’approvazione dell’accordo
  2. al concordato preventivo di rito breve,
  3. al concordato preventivo,
  4. al procedimento di risanamento.

Il diritto di ristrutturazione è destinato innanzi tutto ai debitori che possono accordarsi con la maggior parte dei suoi creditori, senza fare ricorso all’intervento dei tribunali.

L’unico ruolo del tribunale sarà l’approvazione dell’accordo accettato dai creditori che il giudice –commissario provvederà preventivamente a depositare presso il tribunale e il quale accordo dovrà raggiungere almeno i 2/3 dei voti favorevoli.

I documenti che compongono il suddetto accordo sono i seguenti: il piano di ristrutturazione, l’elenco dei crediti  e l’elenco dei crediti aggravati da  contenzioso. La votazione dell’accordo avverrà in sede di assemblea dei creditori.

Tutte le informazioni disponibili su Internet

Al fine di migliorare, tra le altre cose, il processo di acquisizione da parte dei creditori del contenuto dell’elenco,i documenti saranno messi a disposizione  in formato elettronico presso il Registro Centrale delle Ristrutturazioni e  Fallimenti, la cui attivazione è prevista dal  1 febbraio del 2018. Grazie a ciò si avrà anche una riduzione dei  costi delle procedure fallimentari.

Il registro gratuito comprenderà l’elenco dei curatori fallimentari e dei periti esperti nonché un motore di  ricerca  per tutte le pratiche fallimentari e di ristrutturazione in corso, nonché le informazioni sullo stato di avanzamento delle pratiche. Su Internet saranno accessibili anche  i moduli e facsimili di lettere. Fino al momento dell’avvio della piattaforma, si continuerà a pubblicare le informazioni sul Bollettino Giudiziario e dell’Economia.

Si prevede che il diritto di ristrutturazione non solo svolga un ruolo di tutela degli interessi degli imprenditori ma garantisca i diritti delle aziende e dei creditori nonché del capitale intellettuale e il know-how aziendale nel senso generale.

Occorre sottolineare che si prevede altresì l’abolizione dei privilegi degli obblighi dovuti di carattere pubblico e giudiziario ad eccezione del privilegio relativo alle quote inerenti i contributi previdenziali per un periodo fino a tre anni.

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