Nel 2025, le persone giuridiche dovranno affrontare cambiamenti nella rendicontazione dei file di controllo JPK, in quanto il Ministero delle Finanze ha introdotto il cosiddetto JPK- CIT (File di audit standard per l’ imposta sul reddito delle società), introducendo così l’obbligo di tenere i libri contabili esclusivamente in forma elettronica (ai sensi dell’art. 9 par. 1c PDOPrU) e di inviare le informazioni strutturate in essi contenute tramite la struttura JPK in xml su base annuale entro il termine valido per la presentazione della dichiarazione.
La struttura JPK_KR già esistente, che conteneva i libri contabili e veniva inviata solo su richiesta, diventerà obbligatoria e sarà ampliata con altri elementi – JPK_KR_PD.
Inoltre, sarà obbligatoria una struttura JPK_ST_KR completamente nuova, che conterrà le registrazioni contabili relative al capitale fisso e alle immobilizzazioni materiali e immateriali.
Chi è tenuto ad inviare il CIT JPK e a partire da quando?
L’introduzione dell’obbligo di invio del JPK CIT è stata pianificata gradualmente e dunque per gli esercizi fiscali che iniziano a partire dal:
- 31.12.2024 – a inviare il CIT JPK saranno tenuti i grandi contribuenti CIT – cioè i contribuenti per i quali il valore dei ricavi ottenuti nel precedente esercizio fiscale o anno finanziario abbia superato l’equivalente di 50 milioni di euro, nonché i gruppi di capitali soggetti a consolidamento fiscale.
- 31.12.2025 – a partire da questa data l’obbligo del CIT JPK riguarderà i restanti contribuenti a partita IVA, tenuti a inviare i registri JPK_VAT.
- 31.12.2026 – l’invio obbligatorio del JPK CIT riguarderà tutti i contribuenti CIT.
Questo significa che il primo JPK-CIT (se il loro anno fiscale coincide con l’anno solare) sarà presentato dai grandi contribuenti insieme alla dichiarazione CIT-8 per il 2025 entro il 31.03.2026.
Nuovi elementi da aggiungere ai libri contabili in relazione al JPK-KR attualmente in vigore:
- il codice fiscale della controparte del contribuente, se assegnato;
- il numero identificativo della fattura in KSeF, se assegnato entro la data di trasmissione del libro contabile;
- le etichette degli conti indicati secondo il relativo dizionario dei marcatori di enti quali, tra gli altri: banche, compagnie di assicurazione e di riassicurazione;
- le etichette che confermano l’acquisizione, la produzione o la cancellazione di capitale fisso o attività immateriali dai registri delle attività materiali e immateriali;
- l’ammontare della differenza tra il risultato finanziario calcolato sulla base delle disposizioni in materia di contabilità e il risultato finanziario stesso.
L’ambito di applicazione introdotto è molto ampio e occorre dare inizio subito alle procedure per ottimizzare l’approccio alla rendicontazione.
Il Ministero delle Finanze ha già pubblicato gli schemi JPK: JPK_KR_PD e JPK_ST_KR. Come confermato dal Ministero, questi schemi sono definitivi, perciò i contribuenti possono iniziare le analisi e gli adeguamenti necessari ai loro programmi di contabilità.
JPK_CIT richiede l’analisi delle operazioni e la loro visualizzazione nel sistema contabile, spesso collegata con l’acquisizione di dati e informazioni dettagliate. Il nuovo obbligo impone alle società di introdurre cambiamenti di processo nell’ambito della loro organizzazione.