Il digestato, un sottoprodotto del processo di fermentazione negli impianti di biogas, sta diventando una soluzione sempre più gettonata in agricoltura. Le sue proprietà naturali e il suo valore fertilizzante lo rendono un’ottima alternativa ai tradizionali fertilizzanti minerali In questo articolo, vedremo cos’è il digestato da biogas, quali vantaggi offre e come utilizzarlo efficacemente nelle colture.
Che cos’è il digestato?
Il digestato è il residuo della produzione di biogas, prodotto in primo luogo da materie prime organiche. Negli impianti di biogas si utilizzano, tra l’altro, biomassa vegetale (come l’insilato di mais), rifiuti dell’industria alimentare e fertilizzanti naturali come liquami o letame. Nel processo di digestione anaerobica questi materiali vengono convertiti in biogas e il digestato rimane il prodotto finale di questo processo.
Tipi di digestato
Il digestato può presentarsi in diverse forme, a seconda dell’impianto di biogas:
- Digestato grezzo – non ulteriormente trattato, ottenuto direttamente dal processo di fermentazione;
- Digestato liquido – ottenuto dalla separazione del liquido dal resto della massa;
- Digestato solido – anch’esso ricavato dal processo di separazione, in forma solida.
Queste forme di digestato differiscono per le sue proprietà e per le modalità di utilizzo. Ad esempio, il digestato liquido può essere utilizzato per gli impianti di spandimento di liquami, mentre il digestato solido può essere sparso nei campi come il letame.
Vantaggi dell’uso del digestato
L’uso del digestato come fertilizzante presenta molti vantaggi sia per gli agricoltori che per l’ambiente. Ecco i più importanti:
- Abbondanza di sostanze nutritive: Il digestato contiene preziosi nutrienti come azoto, fosforo, potassio e micronutrienti essenziali per la crescita delle piante.
- Sostenibilità: L’uso del digestato riduce la necessità di fertilizzanti minerali artificiali, contribuendo alla protezione delle risorse naturali e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
- Aumento della fertilità del suolo: Il digestato migliora la struttura del suolo, fa aumentare la sua capacità di ritenzione idrica, il che si traduce in rendimenti migliori.
- Una soluzione ecologica: l’uso del digestato è conforme ai principi dell’agricoltura sostenibile, poiché esso proviene da fonti di energia rinnovabili e aiuta a ridurre i rifiuti organici.
Come usare correttamente il digestato?
Sebbene il digestato sia un ottimo fertilizzante, il suo utilizzo richiede il rispetto di alcune regole. Per ottenere i migliori risultati, occorre seguire le seguenti indicazioni:
- Analisi della composizione: la presenza di sostanze nutritive del digestato può variare a seconda delle materie prime utilizzate nell’impianto di biogas. Pertanto, è importante condurre un’analisi chimica del digestato per determinarne con precisione la composizione e adeguarne il dosaggio alle esigenze del terreno.
- Bilanciamento dei fertilizzanti: il digestato dovrebbe essere considerato come parte di un piano di fertilizzazione. Gli elementi nutritivi introdotti devono essere bilanciati e, se necessario, integrati con altri fertilizzanti per garantire alle piante condizioni ottimali di crescita.
- Dosaggio appropriato: il dosaggio del digestato varia a seconda della sua forma. Ad esempio, il digestato grezzo viene applicato nella quantità di circa 30 m³ per ettaro, il digestato liquido in quella di 50 m³ per ettaro e il digestato solido nella quantità di circa 30 tonnellate per ettaro.
- Periodi di applicazione: le stagioni migliori per utilizzare il digestato sono la primavera o l’autunno, perché ciò consente alle piante di beneficiare appieno delle sostanze nutritive fornite. È opportuno evitare di applicare il digestato su terreni gelati o molto umidi.
Il digestato e la protezione dell’ambiente
L’impiego del digestato non solo favorisce la crescita delle piante, ma contribuisce anche alla protezione dell’ambiente. Ecco alcuni aspetti che rendono il digestato ecosostenibile.
- Riduzione dei rifiuti organici: Gli impianti di biogas convertono i rifiuti organici in biogas e digestato, il che reduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche e le emissioni di metano.
- Riduzione dell’inquinamento: Il digestato non contiene sostanze chimiche nocive che possono infiltrarsi nelle acque sotterranee, inconveniente tipico dei fertilizzanti artificiali.
- Riduzione delle emissioni di CO2: Il processo di produzione di biogas e digestato dai rifiuti organici è neutro dal punto di vista delle emissioni di carbonio, il che contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico.
Digestato in pratica: una soluzione locale per gli agricoltori
Gli impianti di biogas, oltre a produrre energia verde, offrono agli agricoltori una soluzione locale ed ecologica sotto forma di digestato. Questo permette di ridurre la dipendenza dai costosi fertilizzanti minerali, il che risulta particolarmente importante di fronte all’aumento dei prezzi delle materie prime sul mercato.
Inoltre, il digestato può essere utilizzato in diverse colture, sia convenzionali che biologiche. Grazie alla sua versatilità, può essere impiegato sia per la concimazione di cereali che per la coltivazione di ortaggi e nei frutteti.
Sfide connesse al digestato
Nonostante i suoi numerosi vantaggi, l’uso del digestato comporta anche alcune problematiche. Tra esse si possono menzionare:
- Trasporto e applicazione: il digestato, soprattutto in forma liquida, può essere difficile da trasportare su lunghe distanze, il che ne limita l’uso, riservandolo soprattutto alle aziende agricole circostanti.
- Stoccaggio: a causa delle sue proprietà, il digestato richiede condizioni di stoccaggio adeguate per prevenire la sua contaminazione e la conseguente perdita di valore fertilizzante.
- Adeguamento del dosaggio: a causa della variabilità della sua composizione, è indispensabile calibrarne il dosaggio a seconda delle esigenze del terreno e delle colture, cosa che comporta ulteriori analisi.
Conclusione
Il digestato degli impianti di biogas è un’alternativa ecologica ed economica ai fertilizzanti minerali. Il suo utilizzo favorisce l’’agricoltura sostenibile, contribuisce alla tutela dell’ambiente e consente agli agricoltori di ridurre i costi di produzione. Tuttavia, per sfruttare appieno il suo potenziale, sono necessarie una pianificazione adeguata, l’analisi della sua composizione e la calibratura delle dosi alle esigenze delle colture. Grazie a queste attività, il digestato può diventare un elemento chiave della moderna agricoltura sostenibile.