Conformemente alla legge sull’efficienza energetica alcuni imprenditori devono effettuare la cosiddetta diagnosi energetica. Al principio si era pianificato che l’audit energetico avrebbe dovuto essere eseguito entro e non oltre il 5 dicembre 2015. Il suddetto termina non é più attuale, poichè a seguito delle elezioni parlamentari e della nomina del nuovo Ministero per l’Energetica il progetto di legge non é stato approvato, e l’eventuale sua approvazione necessiterà di un ciclo d’approvazione di medio periodo.
In caso di mancato rispetto del suddetto obbligo potranno essere erogate sanzioni amministrative pecuniarie. La massima sanzione amministrativa è pari al 5% del fatturato, ossia per le imprese più piccole potrà ammontare a circa 8,8 milioni di zloty.
La nuova legge del 25 maggio 2015 prevede l’obbligo di effettuazione dell’audit ogni 4 anni. Tale obbligo non riguarda però tutte le aziende.
Chi non ha l’obbligo di fare audit?
Il criterio è la dimensione dell’impresa.
- le micro imprese – imprese che assumono fino a 10 persone, il cui fatturato o la somma di bilancio è < 2 mln €,
- le piccole imprese – imprese che assumono fino a 50 persone, il cui fatturato o la somma di bilancio è < 10 mln €,
- le medie imprese – imprese che assumono fino a 250 persone, il cui fatturato è < 50 mln € o la somma di bilancio è < 43 mln € (~177,5 ml zł),
- le imprese che hanno adottato il sistema di gestione dell’energia (ad esempio, secondo la norma PN-EN ISO 50001:2012) e l’audit energetico,
- le imprese che hanno adottato il sistema di gestione dell’ambiente (ad esempio, secondo la norma PN-EN ISO 14001:2005) e l’audit energetico,
- l’iscrizione al registro EMAS (di circa 40 ditte)
L’Audit punta al risparmio energetico
L’obiettivo della nuova legge è quello di migliorare l’efficienza energetica delle imprese. I risultati dell’audit si basano sui calcoli dettagliati e confermati e forniscono le informazioni sui potenziali risparmi energetici. L’audit viene effettuato sulla base dei dati attuali relativi al consumo d’energia. Dovrebbe contenere una revisione dettagliata degli edifici, degli impianti industriali e del trasporto. È molto importante anche l’analisi dei costi del consumo.
L’imprenditore è tenuto a conservare i risultati dell’audit per il periodo di 5 anni. I risultati dell’audit dovranno essere comunicati al Direttore dell’Ufficio per la Regolazione dell’Energia entro 30 giorni dalla data di conclusione della procedura. Se i risultati rilevano che il consumo dell’energia è troppo elevato, alla documentazione dovra’ essere allegata la strategia finalizzata ad ottimizzare il proprio consumo con i relativi risparmi previsti.