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Specialità italiane sulle tavole polacche

Nel 2017 i produttori italiani hanno esportato in Polonia generi alimentari per un valore di 826,3 milioni di euro, corrispondente a un aumento annuale di quasi il 13%. I prodotti mediterranei godono di ampia popolarità in Polonia, secondi solo alla tradizionale cucina locale.

Il valore delle esportazioni verso la Polonia permette all’Italia di ottenere il quarto posto, piazzandosi subito dopo la Germania tra gli stati europei.

– Gli scambi commerciali tra la Polonia e l’Italia si mantengono su un livello analogo, con esportazioni di circa 10 miliardi di euro dall’Italia verso la Polonia e di oltre 9 miliardi di euro dalla Polonia verso l’Italia. Nel settore agro-alimentare le esportazioni dall’Italia alla Polonia raggiungono circa 800 milioni di euro, ma anche le esportazioni dalla Polonia all’Italia sono altrettanto significative – dichiara all’agenzia di stampa Newseria Biznes Antonino Mafodda, il direttore dell’ufficio Italian Trade Agency di Varsavia.

Dai dati del GUS (Istituto Nazionale di Statistica) emerge che nel 2017 il fatturato commerciale complessivo di Polonia e Italia ha raggiunto un livello record di oltre 20 miliardi di euro.
Le importazioni di prodotti alimentari italiani negli ultimi 5 anni sono aumentate di quasi il 46%, per un valore pari a 826 milioni di euro. I polacchi importano principalmente caffè, prodotti a base di cioccolata e cacao, olio di oliva, pasta, verdure in scatola (conserve di pomodoro) e uva fresca.

Dalle analisi effettuate dall’agenzia SW Research risulta che, subito dopo la cucina nazionale (68%), i polacchi prediligano i piatti italici (58%). Per fare un confronto, la cucina greca è stata scelta da appena il 14% degli intervistati. Il successo della dieta basata sui prodotti italiani e sul modo in cui vengono cucinati risiede nella convinzione delle sue proprietà salutari. Anche se, a onor del vero, gli alimenti che vantano una maggiore popolarità sono la pizza e la pasta. Resta da augurarsi che i consumatori polacchi abbiano voglia di scoprire anche altri sapori della cucina italiana.

Piccole chicche

I prodotti “made in Italy” nel mondo
Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna concentrano la metà dell’export agroalimentare italiana.
Germania e la Francia sono i primi acquirenti per quasi tutti i prodotti, gli Stati Uniti eccellono per vini, acque minerali e olii, la Spagna per pesce fresco, le Filippine e la Grecia per alimenti per animali.
I maggiori esportatori italiani sono: Verona – 3 miliardi di euro, Cuneo – 2,8 miliardi, Parma – 1,7 miliardi, Milano – 1,5 miliardi, Lombardia con 6,4 miliardi di export rappresenta circa un sesto del totale italiano.
I prodotti “made in Italy” più esportati sono: Cioccolato, tè, caffè, spezie e piatti pronti, vini, pane, pasta e farinacei.

 

 

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