Dal 1° luglio 2020 sarà obbligatorio per le grandi, medie e piccole imprese nonché microimprese considerate contribuenti IVA, la presentazione del nuovo file JPK_VAT, composto da due parti: parte dichiarativa e informativa.
L’introduzione della nuova struttura del modello JPK_VAT 2020 avrà per scopo la semplificazione della rendicontazione dei registri IVA, in quanto dal 1 luglio gli imprenditori invieranno un solo file JPK_VAT, grazie al quale:
• non dovranno più inviare separatamente informazioni rindondanti;
• verrà ridotto il numero di documenti da elaborare nei sistemi informatici della KAS (Amministrazione Tributaria Nazionale) ;
• per ogni singola liquidazione dell’IVA vi sarà un controllo automatico della correttezza degli importi delle imposte dovute e versate, senza l’intervento del contribuente.
Il nuovo file JPK_VAT dovrà essere inviato esclusivamente in versione elettronica per periodi mensili o trimestrali, entro il 25 ° giorno del mese per il precedente periodo contabile. La nuova struttura JPK_VAT 2020 potrà essere firmata da un profilo di fiducia, da una firma qualificata o mediante dati autorizzati, l’invio corretto del nuovo file JPK_VAT sarà confermato dalla c.d. UPO (Conferma Ufficiale di Ricezione).
La nuova struttura JPK_VAT 2020 includerà:
• informazioni sugli acquisti e vendite, risultanti dalle rispettive registrazioni IVA gestite nel periodo selezionato;
• voci presenti nella precedente dichiarazione IVA-7 o IVA-7K complete di dati aggiuntivi necessari per l’analisi della correttezza della rendicontazione.
Inoltre, il nuovo file JPK_VAT, che verrà introdotto il 1° luglio 2020, sostituirà e unificherà in un unico file aggregato, tra l’altro:
• il VAT-ZD – notifica di correzioni apportate all’imposta dovuta;
• il file JPK_VAT di attestazione dei dati presenti nel registro IVA del contribuente;
• il mod.VAT-7 o VAT-7K;
• il mod.VAT-ZT: domanda di accorciamento dei tempi di rimborso dell’IVA e altri moduli allegati alla dichiarazione VAT-7 / VAT-7K, che attualmente vengono allegati come documenti separati.
Un’ulteriore cambiamento introdotto dal nuovo file JPK_VAT sarà la contrassegnazione delle tipologie merceologiche e servizi sulle fatture di vendita emesse, ad esempio nella vendita di merci:
– GTU_01 – indicherà le bevande alcoliche;
– GTU_02 – indicherà benzina per uso aeronautico, benzina per motori, gas liquidi, diesel;
– GTU_03 – indicherà olio combustibile,
– GTU_04 – indicherà prodotti del tabacco;
– GTU_05 – indicherà rifiuti;
– GTU_06 – indicherà dispositivi elettronici e relativa componentistica e materiali;
– GTU_07 – indicherà veicoli e componentistica per automobili;
– GTU_08 – indicherà metalli preziosi e non;
– GTU_09 – indicherà medicinali e dispositivi medici;
– GTU_10 – indicherà edifici, fabbricati e terreni;
nella fornitura di servizi:
– GTU_11 – indicazione da utilizzare per il trasferimento di quote di emissione di gas a effetto serra;
– GTU_12 – indicherà di natura immateriale (ad es. consulenze, contabilità);
– GTU_13 – indicherà il trasporto e problematiche inerenti lo stoccaggio.
La nuova identificazione inerente i beni e servizi, la c.d. GTU, potrà essere evidenziata dal venditore in due modi. Il primo è l’assegnazione della marcatura GTU al momento dell’emissione della fattura di vendita, tuttavia, conformemente all’articolo 106e della legge sull’IVA, non vi è l’obbligo di far risultare tale marchiatura in fattura (di vendita). Mentre l’altro modo è quello di far risultare il GTU in fase di generazione del nuovo file JPK_VAT, in quanto il venditore non è obbligato a far conoscere all’acquirente la tipologia del prodotto offerto. Inoltre la documentazione descrittiva per quanto concerne l’imposta dovuta conterrà informazioni di identificazione relative alla presenza di particolari procedure specifiche, elencate al § 10 cpv. 4 punti 1-13 del Regolamento sopra citato.
Un esempio di identificazione:
l’MPP – si riferirà a transazioni coperte dall’obbligo di utilizzo del meccanismo di suddivisione del pagamento,
l’MR_UZ – si riferirà alla fornitura di beni usati, opere d’arte, oggetti da collezione e oggetti d’antiquariato, soggetti a tassazione su base provvigionale, seccondo l’art. 120 della legge sull’IVA,
il TP – si riferirà a transazioni in cui vi sono chiari legami tra la parte acquirente e il fornitore della merce o prestatore dei servizi, conformemente all’art. 32, cpv. 2 punto 1 della legge.
Occorre quanto prima procedere all’adattamento dei programmi di contabilità ai cambiamenti della struttura del JPK.
Autore: Aleksandra Stokłosa, Bosetti Global Consulting