COVID 19

Istruzioni: cosa fare se si è verificato coronavirus sul posto di lavoro?

La Confederazione Lewiatan, un’organizzazione imprenditoriale polacca che rappresenta gli interessi dei datori di lavoro in Polonia e nell’Unione Europea, ha preparato una serie di linee guida per i datori di lavoro che li supportano nella protezione dei loro luoghi di lavoro. Cosa consigliano gli esperti in base alle linee guida dell’ispettore sanitario ?

  1. Contattare il centro sanitario – epidemiologico provinciale [Powiatowa Stacja Sanitarno-Epidemiologiczna] competente per indirizzo del luogo di lavoro e comunicare che si è il datore di lavoro della persona alla quale è stato diagnosticato il virus. Il Centro sanitario – epidemiologico dovrebbe ricontattare l’azienda, ma a causa del carico straordinario di lavoro, si consiglia di sollecitare il contatto.
  2. Informare i lavoratori sul caso diagnosticato e stabilire chi aveva contatti diretti con la persona infetta nel periodo di presenza dei sintomi della malattia (tosse, febbre, difficoltà respiratorie).

 La quarantena – chi riguarda e come organizzarla? 

  1. Segnare i dipendenti che hanno avuto contatti con la persona infetta, tenendo comunque presente che:
  • il Centro sanitario – epidemiologico definirà il periodo preciso in cui il contatto era pericoloso e chiederà di limitare la lista soltanto alle persone che avevano contatti con il malato,
  • saranno utili le informazioni sul tipo del contatto (per esempio: incontro, lavoro nella stessa stanza, pranzo consumato assieme, uso della stessa mensa, bagno ecc.).
  1. Nella lista da preparare per il Centro sanitario – epidemiologico devono essere riportate le seguenti informazioni: nome e cognome, indirizzo di residenza, numero di telefono (meglio se cellulare) eventuali altri dati per contatto, descrizione della forma del contatto con la persona infetta.
  2. Inviare tempestivamente la lista con tutti questi dati al Centro sanitario – epidemiologico competente, unitamente alle informazioni sulle misure di protezione adottate.
  3. Una volta ricevuta la lista il Centro sanitario – epidemiologico valuterà il rischio derivante dal tipo di contatti e deciderà sull’eventuale quarantena domiciliare da imporre alle persone individuate. Il Centro sanitario – epidemiologico le contatterà direttamente. Il periodo di quarantena consigliato dura 14 giorni dall’ultimo contatto con la persona infetta. In quarantena devono essere messi tutti i familiari delle persone individuate.
  4. Provvedere alla disinfestazione preventiva degli ambienti di lavoro. La disinfestazione deve essere affidata da ditte esterne, a pagamento, perché il Centro sanitario – epidemiologico non offre alcun sostegno in tal senso.
  5. Da valutare anche la chiusura degli ambienti di lavoro o la riduzione al minimo indispensabile della presenza dei dipendenti e il passaggio al lavoro remoto, almeno fino al termine degli interventi di disinfestazione. Le persone che avevano il contatto diretto con la persona infetta e loro familiari devono essere messi in quarantena domiciliare ancora prima di ricevere la decisione del Centro sanitario – epidemiologico.
  6. Da valutare se offrire un sostegno alle persone in quarantena domiciliare per quanto riguarda la fornitura di articoli alimentari o di altri prodotti di prima necessità. Il Centro sanitario – epidemiologico ammette la consegna a domicilio evitando però ogni contatto personale.
  7. Informare i dipendenti dell’obbligo di misurazione della temperatura e del controllo della presenza dei sintomi. In presenza dei sintomi i dipendenti devono contattare immediatamente i servizi competenti, presentarsi al Centro sanitario – epidemiologico per fare un tampone o recarsi al reparto ospedaliero di malattie infettive.
  8. Accertarsi se tutti i dipendenti hanno ricevuto il seguente comunicato: PERSONE CHE NON HANNO SINTOMI NON DEVONO FARE IL TAMPONE. Saranno rimandate a casa senza il test, ma così aumentano il rischio di essere contagiate.
  9. Le persone non individuate per essere sottoposte alla quarantena non devono astenersi dai contatti con gli altri o limitare tali contatti con i loro familiari. Comunque, per garantire la sicurezza, conviene raccomandare loro di adottare le adeguete misure preventive. Non sono però obbligate ad informare asili nido, scuole o altre istituzioni.
  10. Secondo il Centro sanitario – epidemiologico il sapone e l’acqua distruggono il rivestimento lipidico del virus e quindi lo neutralizzano in modo efficace. Le persone che rispettano le raccomandazioni igieniche riducono notevolmente il rischio di infezione.

Chi informare e in che modo? 

  1. Da valutare se informare contraenti ed altre istituzioni che collaborano con l’azienda, specialmente quelle che hanno partecipato agli incontri con i dipendenti aziendali, ricordando comunque che il rischio deriva soltanto da contatti diretti con la persona infetta.
  2. Le informazioni devono essere trasmesse in modo concreto, evitando eventuali fraintendimenti o il rischio di interpretazioni errate.

Preparato in base alla fonte: Confederazione Lewiatan, www.businessinsider.pl

 

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