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Legge sui parchi eolici: quali cambiamenti ci attendono?

Il Parlamento polacco ha approvato il disegno di legge emendato sui parchi eolici. È interessante saperne un po’ di più sulle novità che esso prevede.

Principali emendamenti di legge

Tra i principali ostacoli ai progressi nel campo della trasformazione energetica in Polonia, si può indicare la regola 10H, in vigore dal 2016, secondo cui le turbine eoliche devono essere collocate, rispetto alle abitazioni, ad una distanza non inferiore a quella pari a dieci volte la loro altezza, pale comprese. Questa norma ha bloccato i parchi eolici in Polonia e i progressi in questo campo. Negli ultimi tempi, nell’ambito della politica energetica del paese, si è trattato – quanto a modifica delle norme vigenti in materia – di una questione alquanto controversa. Al termine di ampie consultazioni è stata raggiunta una soluzione per quanto riguarda la distanza limite.

Legge sui parchi eolici – a quando gli emendamenti?

Secondo quanto disposto dal Parlamento, la legge sui parchi eolici verrà modificata. Hanno votato a favore di tale decisione 214 deputati, 27 contro, mentre gli astenuti sono stati 209. Questo esito ha provocato il passaggio al Senato del progetto di modifica alla legge. Secondo le nuove disposizioni, le turbine eoliche potranno essere posizionate a 700 metri dalle abitazioni, mentre l’attuale regola 10H rimarrà valida. La decisione finale dovrebbe dipendere dall’esito della valutazione strategica dell’impatto ambientale. Si tratta di un’operazione realizzata nell’ambito del piano regolatore particolareggiato. Tra i principali vantaggi derivanti dalle modifiche apportate alla legge sui parchi eolici, si può indicare anche il fatto di riservare il 10% della capacità della centrale elettrica all’utilizzo da parte dei residenti più vicini.

Riduzione della distanza

La modifica alla legge sui parchi eolici prevedeva inizialmente di portare il limite 10H a 500 metri anziché 700. Questa posizione era stata a lungo ponderata e infine accettata. Tuttavia, all’ultimo momento è stato approvato un emendamento presentato da un deputato. Per questo motivo la distanza minima tra la turbina e gli edifici è stata aumentata. Questo cambiamento può sembrare irrilevante, ma in realtà è piuttosto significativo in quanto può comportare il blocco dell’84% dei progetti, che dovevano essere realizzati soprattutto nel territorio dei voivodati di Slesia e Piccola Polonia (Śląskie e Małopolskie). La maggior parte dei progetti elaborati nel corso degli anni passati prevedeva una distanza di 500 metri anziché 700, come è stato alla fine stabilito. La distanza minima di 500 metri era considerata una buona prassi nel corso della realizzazione di parchi eolici in Polonia. La modifica dell’emendamento richiede la verifica di tutti i progetti, il che potrebbe richiedere altri 8-10 anni. Lo sviluppo dell’energia eolica di terra in territorio polacco è stato in tal modo bloccato a lungo termine. Si stima che, se la legge sarà varata nella sua forma attuale, in Polonia, da qui al 2030 verranno prodotti solo 4 GW di nuova potenza eolica, mentre il limite di 500 metri porterebbe tale valore a 22 GW, ovvero 25 volte tanto.

Finanziamenti dell’UE

La Polonia ha la possibilità di beneficiare di fondi dell’Unione Europea pari a EUR 35,4 miliardi. L’obiettivo principale di tali fondi era quello di ricostruire il paese dopo la pandemia COVID-19. Tuttavia, la Polonia deve soddisfare determinate condizioni dell’Unione Europea per lo sblocco dei fondi. Tra essi si può indicare soprattutto l’energia verde, ma anche una magistratura indipendente. La liberalizzazione della legge sui parchi eolici avrebbe dovuto essere il punto di partenza per il Piano Nazionale di Ricostruzione (KPO). La distanza minima di 500 metri era un’opportunità per ottenere i fondi comunitari, ma con una distanza minima di 700 metri la loro assegnazione è dubbia.

Potenziale dei parchi eolici

L’approvazione della legge, prima dell’emendamento apportatovi, avrebbe fornito un notevole potenziale ai parchi eolici in Polonia. Con distanze di 500 metri i parchi eolici garantirebbero entrate aggiuntive agli enti locali e un notevole aumento del PIL. La liberalizzazione delle norme precedentemente in vigore avrebbe compportato anche notevoli risparmi sui prezzi dell’energia, sia per le famiglie che per gli imprenditori. La decisione era di importanza strategica nel contesto del costo attuale dell’energia e del suo costante aumento. I parchi eolici sono attualmente considerati una delle fonti di energia più economiche, grazie a cui si possono ridurre le spese per le bollette della luce. Lo sviluppo dei parchi eolici ha un notevole potenziale e influisce su molti aspetti importanti del funzionamento dell’economia nazionale.

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