FISCALITÀ

Abolizione dell’obbligo di correzione dei costi nel 2016

La regola della correzione dei costi fiscali a seguito del mancato pagamento delle spese entro le scadenze previste verrà abolita (a partire dall’anno fiscale 2013). Il Presidente ha già firmato la normativa che cambierà questa prescrizione. Per le imprese questa è una buona notizia. Dall’altro canto, per la maggioranza degli imprenditori e contabili questo annuncio rappresenta un lavoro accessorio da svolgere.

In cosa consiste la correzione dei costi?

La prescrizione della necessità di correzione dei costi è stata implementata dal  1 ° gennaio 2013 a modifica della normativa sull’imposta sui redditi. Essa limitava la possibilità di rendere deducibili ai fini fiscali le  spese non pagate o liquidate in altri modi (ad es. per compensazione). Il contribuente dell’imposta sui redditi riduceva dunque i costi deducibili per l’importo equivalente alle spese non pagate.

La correzione dei costi era obbligatoria:

  • Nel caso di fatture con scadenza di pagamento inferiori a 60 giorni – a partire dal 30esimo giorno successivo alla data di scadenza indicata sulla fattura;
  • Nel caso di fatture con scadenza di pagamento superiori a 60 giorni – a partire dal 90esimo giorno dalla data d’inserimento della spesa a costo (anche a fattura non scaduta).

In caso di mancato pagamento, una volta scaduto il termine imposto per legge, il contribuente avrebbe dovuto, ridurre i costi deducibili per l’importo delle spese non pagate incluse negli oneri come costi valevoli ai fini fiscali. In alcuni casi ciò provocava l’aumento delle entrate.

Abolizione della correzione dei costi

Le prescrizioni che modificano  l’Ordinamento fiscale e alcune Normative collegate abrogano l’art. 24d della legge sull’imposta sui redditi a partire dal 01 gennaio 2016. I contribuenti non dovranno più  pertanto ridurre i costi deducibili dell’importo delle spese non pagate entro le scadenze previste per legge.

I contribuenti devono ricordare, tuttavia, che il termine di prescrizione, quando si tratta di tasse, è di 5 anni, non è quindi possibile la cessazione dei pagamenti inerenti alle spese sostenute da questo momento. Le autorità tributarie possono, malgrado le modifiche apportate alla legislazione,  controllare i libri degli anni 2013-2015 ancora per i successivi anni – per la durata del periodo in cui rimangono in vigore gli adeguamenti dei costi.

Disposizioni transitorie – correzione dell’adeguamento dei costi e le spese non pagate entro il termine

Nelle prescrizioni che modificano la legge, il legislatore ha incluso una norma relativa al periodo transitorio – nel caso in cui l’imprenditore fino a tutto il mese di dicembre 2015 sia tenuto a ridurre i costi deducibili per il valore delle spese non pagate entro i termini richiesti per legge, potrà considerarle nuovamente come costo deducibile nel corso del 2016, ovviamente una volta che avrà provveduto al loro pagamento.

Nel caso in cui la scadenza prevista per legge per effettuare la correzione dei costi cade nel 2016, per effetto della modifica delle prescrizioni, il contribuente non sarà tenuto a ridurre i costi deducibili nell’anno 2015.

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