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52. Festival Internazionale Wratislavia Cantans all’insegna di Monteverdi

Recitar cantando, ovvero “Declamare cantando” è il titolo dell’edizione del festival di quest’anno, guidato dal direttore artistico Giovanni Antonini. L’evento inizierà e terminerà con uno spettacolo del teatro all’opera, anche se la sua essenza rimane ancora la musica da oratorio che, come genere, fu inventata proprio dai maestri italiani. Il programma prevede tra l’altro la polifonia italiana, i canti sardi – cantu a tenore e l’intervento di molte celebrità di livello mondiale. Wratislavia Cantans è uno dei più importanti festival di musica classica su scala mondiale.

A inaugurare il festival sarà un grande direttore d’orchestra dei nostri tempi, l’esperto e il maestro inarrivabile delle interpretazioni della musica barocca – Sir John Eliot Gardiner che, con la sua orchestra e coro, presenterà l’opera di Monteverdi “Il ritorno d’Ulisse in patria”. Per la chiusura del festival è previsto un debutto: il giovane direttore d’orchestra dalle radici russo-greche, Theodore Currentzis con l’ensemble MusicAeterna, un gruppo vocale-strumentale che egli ha creato. Saranno ospiti del festival Wratislavia Cantans musicisti famosi e gruppi specializzati nelle esecuzioni storiche delle opere come: l’ Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, La Fenice e Jean Tubéry, il gruppo Il Suonar Parlante e Concordu de Orosei sotto la direzione artistica del maestro di viola da gamba Vittorio Ghielmi, Le Concert Spirituel con Hervé Niquet, Vocalconsort Berlin diretta da Daniel Reuss, e infine – last but not least – il Giardino Armonico diretto dal maestro Antonini, che per l’opera Giulio Cesare di Georg Friedrich Handel con Cecilia Bartoli ha ricevuto il prestigioso premio Grammy.

Lutoslawski Quartet fot. Łukasz Rajchert
Sir John Eliot Gardiner

Non mancheranno anche i gruppi del Forum Nazionale di Musica: NFM ovvero l’Orchestra Filarmonica di Wroclaw(OFW), l’Orchestra Barocca di Wroclaw (WOB) e cori del NFM. Nessun festival può fare a meno di grandi solisti, di star. Il prossimo settembre avremo il piacere di ammirare straordinari cantanti quali: Tomáš Král, Karina Gauvin, Hana Blažíková, Fury Zanasi, Willard White o Zachary Wilder, per citarne solo alcuni di loro.

7 e 8 .09.2017 C. Monteverdi – Il ritorno d’Ulisse in patria
La perla della musica barocca, l’opera Il ritorno d’Ulisse in patria (ritorno di Ulisse in patria) è una delle tre opere teatrali del compositore, che si sono conservate integralmente fino ai giorni nostri. Fu scritta per uno dei teatri veneziani e messa in scena per la prima volta durante il carnevale, nella prima metà del XVII secolo.
A fianco del maestro Sir E. Gardiner si esibiranno il Monteverdi Choir e gli English Baroque Soloists. Il primo di questi è considerato uno dei migliori cori al mondo degli ultimi cinquant’anni. Il secondo, è un gruppo di strumentisti straordinari, in molte occasioni apprezzato per i grandi progetti musicali che proponeva e prestazioni musicali ancora migliori.

15.09.2017 L’eccellenza della polifonia italiana
Non si può negare che, se non ci fossero stati i fantastici compositori italiani la musica europea si sarebbe sviluppata in una direzione completamente diversa. In quale direzione? È difficile da dire, ma possiamo supporre che non sarebbero mai nate opere quali le fughe di Johann Sebastian Bach, basate sull’arte sviluppata appunto dai maestri italiani- il contrappunto. Suonerebbero diversamente anche le opere di Georg Friedrich Handel e persino dello stesso Wolfgang Amadeus Mozart, che usufruivano di questi modelli italiani. E anche per questo motivo che il festival Wratislavia Cantans offre una panoramica unica del capolavori dei maestri italiani rappresentanti l’arte della polifonia, che hanno vissuto gli anni di gloria, fra il XVI-mo e XVII-mo secolo.

14.09.2017, Stabat Mater: des Preza, Pärta
Durante il concerto potremo sentire un canto molto particolare, chiamato cantu a tenore, proveniente dalla Sardegna, che verrà eseguito dal gruppo canoro Concordu de Orosei. I cantanti saranno accompagnati dal complesso Il Suonar Parlante, il tutto diretto dal maestro Vittorio Ghielmi. L’anno scorso abbiamo ascoltato Giovanni Sollima nei canti bulgari, ora ascolteremo la Sardegna e il virtuoso suonatore della viola da gamba, il maestro Vittorio Ghielmi, molto attento all’articolazione- afferma Giovanni Antonioni

08.09.2017 La Morte della Ragione
È uno dei due concerti del Il Giardino Armonico a questo festival. La rassegna comprenderà le musiche degli antichi compositori, intitolata La morte della ragione. Così si chiama la pavane italiana, ovvero una danza di corte, di un autore italiano sconosciuto. Le sue note sono ora conservate presso la British Library, il manoscritto fu portato in Inghilterra da un nobile come ricordo da un viaggio o come pezzo musicale con cui allargare il proprio repertorio musicale.

L’intero programma del festival è disponibile sotto il link

fonte: materiali do Narodowe Forum Muzyki

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