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Vivere Italiano. Le tradizioni culinarie del Natale

Abbiamo deciso sul blog di passare dalle parole ai fatti e non ci limiteremo solamente a parlare della cucina natalizia ma bensì cucineremo per Voi due piatti natalizi che si possono servire tranquillamente in tutte le tradizionali tavole natalizie.

“Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”

La Famiglia, la famiglia e ancora la famiglia – questa è la regola che vige in Italia per le Feste di Natale. Sebbene per la Vigilia di Natale le cose non siano così evidenti, il primo giorno di Festa è dedicato al pranzo di Natale che riunisce tutti i famigliari ad assaporare una delizia di gusti per quasi l’intera giornata. Ognuno della famiglia contribuisce nella preparazione della tavola ed anche i più piccoli vi partecipano, rendendo l’atmosfera più vivace. I vari impegni in cucina e l’accesso ai fornelli vengono dettati spesso dalle regine di casa, le mamme e le signore, con cui nascono delle vere battaglie di conquista; perchè nella maggior parte dei casi i fornelli sono il loro regno.

Il menu italiano per le Feste di Natale?

È meglio dimenticare una risposta semplice e secca a questa domanda. Come quasi tutto in Italia anche il menù natalizio cambia da regione a regione, e anche nell’ambito della stessa regione varia da famiglia a famiglia. I nostri amici ed esperti che abbiamo interpellato per quest’articolo – due cuochi italiani del ristorante Vivere Italiano, noto ristorante di Wroclaw, sono entrambi originari del Sud dell’Italia. Tommaso Procopio – viene dalla Sicilia e Gianluca Masucci è della Basilicata; ci hanno raccontato come si presenta il menù natalizio nelle loro regioni e allo stesso tempo hanno individuato dei veri legami culinari che attraversano l’intera Italia e trovano riscontri nei piatti natalizi della tradizione polacca!

Il brodo di cappone  

Sulla tavola natalizia e della vigilia, in Polonia, il posto d’onore è riservato senza ombra di dubbio al barszcz (minestra di barbabietole rosse) oppure in alcune regioni, una zuppa di funghi o di pesce. In italia invece il brodo non è contemplato alla vigilia di Natale perchè, sorridiamo alla metafora, spesso consumare zuppa è sintomo di problemi di salute e una zuppa calda aiuta a rimettersi in sesto.
Ma vi è un’eccezione importante e tradizionale, ossia servire nel pranzo di Natale del brodo di cappone con tortellini, un brodo sostanzioso, molto consistente e nutriente.
I tortellini possono essere paragonati ai polacchi “uszka” (orecchie), salvo che i tortellini sono ripieni di carne, prosciutto crudo o mortadella.

Cuciniamo specialmente per Voi col ristorante  Vivere Italiano

La prima ricetta, che vorremmo gustaste è un piatto di baccalà, che in Italia viene preparato in tanti modi diversi, e la popolarità di questo pesce può essere paragonata a quella della nostra carpa.

Il baccalà viene servito come antipasto o come secondo piatto principale.

– Nella versione base può essere accompagnato da patate e verdure, per esempio sull’isola Pantelleria nei pressi della Sicilia, è servito con lenticchie, sull’isola siciliana in pastella, ovvero una miscela a base di uova, farina di miglio e lievito; a Napoli si cucina col peperone rosso, pomodoro e olive. Infine, nel Veneto si cucina il baccalà mantecato cioè con panna, sale, pepe e crostini di pane – ci spiega Tommaso Procopio, che ha lavorato come chef non solo in Sicilia, ma anche in l’Italia Settentrionale e oggi al ristorante Vivere Italiano, dove il baccalà viene servito con una impanatura legermente d’orata accompagnato con una crema di carote e olio d’oliva. Vi facciamo vedere questo piatto sul blog di questo mese.

Il secondo piatto scelto dagli chef del ristorante Vivere Italiano, che si allaccia alla tradizione dei ravioli polacchi, sono i ravioli ripieni con ricotta e spinaci, su letto di pesto con mantello di noci.

I ravioli sarebbero la nostra versione dei “pierogi”, solo più piccoli, in pasta più sottile e assumono diverse forme – dal quadrato alla mezzaluna. Le cose che decideremo di mettere dentro – il ripieno – dipendono molto dalle tradizioni della regione e dalla creatività del cuoco. Si possono mangiare ravioli ripieni di pesce, salsiccia e funghi, funghi e tartufi, cacciagione, gorgonzola e pere. A seconda del ripieno si possono abbinare le salse – al formaggio, al pomodoro, al burro e salvia, all’olio d’oliva e formaggio grana padano. In questo caso, la varietà della cucina italiana non ha limiti – ci spiega Gianluca Masucci, chef del ristorante Vivere Italiano.

Ravioli ripieni con ricotta e spinaci – Vivere Italiano

Non ci rimane che augurarVi  delle Feste di Natale gustosissime e soddisfacenti in tutti i sensi. Ricordiamoci che la cucina è un universo così diversificato in cui tutti possono ritrovarsi e che le tradizioni si possono modificare sottilmente anche nelle semplici variazioni dei piatti, sia per gli Italiani che si trovano a passare il Natale in Polonia, che i Polacchi.

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Tiramisù – Vivere Italiano
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Tortino al cioccolato con cuore caldo – Vivere Italiano

Vivere Italiano, Ofiar Oświęcimskich 21, Wrocław

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