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Viaggi e lavoro, ovvero, le fiere internazionali. Perché vale la pena parteciparvi.

La partecipazione a incontri internazionali del settore è uno dei migliori modi per combinare il dovere con il piacere. Da un lato, conosciamo nuove persone, ampliamo la rete dei contatti, siamo al passo con le tendenze del settore, dall’altro canto, osserviamo con discrezione la concorrenza e promuoviamo la propria azienda. Vale la pena di cercare nuove ispirazioni partecipando alla fiera!

Sii aggiornato sulle tendenze del settore

Nel mondo di oggi il bottino più prezioso è sicuramente l’informazione affidabile. La fiera è una buona occasione per farsi una rassegna di quello che succede nel settore, delle ultime tendenze, delle innovazioni e in quale direzione sta andando il settore. Sperando di ottenere le ultime informazioni e qualche valida ispirazione che potrebbero portare a dei risultati tangibili, conviene scegliere gli eventi prestigiosi e riconoscibili – anche se la partecipazione in quelle rassegne potrebbe costituire una vera sfida finanziaria. È meglio essere una volta in buona compagnia, che fa tendenza per l’intero settore che partecipare persino a cinque rassegne del settore, ma molto meno significative. È molto preziosa per lo sviluppo della società e dei suoi dipendenti la partecipazione a pannelli di discussione e concorsi organizzati durante la fiera. Tali occasioni costituiscono una vera pietra miliare per l’immagine dell’azienda e sono un’opportunità di crescita professionale per i suoi dipendenti.

Osserva la concorrenza
La fiera è il momento ideale per tutti gli espositori per mostrare il loro lati migliori. Costituisce anche l’occasione per conoscere da vicino le soluzioni proposte dai concorrenti. Un aspetto importante di tali osservazioni sarà non solo l’analisi del prodotto, ma anche del corollario, ovvero dell’intero processo di assistenza del cliente, della presentazione dei servizi e comunicazione del valore dell’azienda. Gli incontri annuali con la concorrenza durante la fiera ispirano ad una sana rivalità e alla condivisione di nuove idee in modo innovativo e non scontato.

Sviluppa la rete dei contatti
Immaginate un luogo dove si incontrano le persone che hanno le stesse passioni, interessi e argomenti simili da discutere. Non c’è niente che vi possa distrarre e l’ambiente sembra condividere il vostro umore e vi conferisce una dose costante di ispirazioni per sviluppare ulteriori discussioni. Le fiere consistono proprio in questo, durante le quali abbiamo l’opportunità senza precedenti di ampliare i nostri contatti commerciali. E questo sia in termini di acquisizione di nuovi clienti, di acquirenti, di dipendenti promettenti, ma anche di fornitori o altre aziende, potenziali partner che potrebbero aprire le porte a molte nuove opportunità e mercati di sbocco. Questa è anche l’occasione unica per raccogliere osservazioni sui nostri prodotti direttamente dai partner. Ciò può essere particolarmente vantaggioso nel caso dei prototipi.

Carica le batterie del marketing
La fiera è ormai una delle poche opportunità rimaste per fare della promozione diretta e far incontrare realmente il proprio business con i consumatori. Tali eventi sono la ciliegina sulla torta della strategia di marketing, che oggi giorno si basa principalmente su interazioni online. Il solo fatto di partecipare alla fiera dimostra che l’azienda è in buone condizioni e gode di buona salute. A questo tipo di presentazione accingono solamente le aziende con una forte identità di marca, aventi sempre una nuova storia da raccontare, sia in termini di prodotto che della sua promozione e aspetti di marketing, quindi con relativi stand fieristici e architettura connessa, cataloghi, articoli omaggio, presentazioni multimediali e video. Non possiamo dimenticarci della presentazione della storia che contemporaneamente si sta svolgendo online. La fiera si svolge in tempo reale, e nel mondo digitale viene trasmessa mediante i social media della tua azienda e che hanno un raggio maggiore di copertura. Infine, è necessario conquistarsi anche il pubblico che non ha potuto essere presente alla rassegna.

Fatti un esame di coscienza

La partecipazione ad eventi commerciali internazionali è una grande spesa. Deve esserci quindi un ritorno in termini di contatti preziosi che si potrebbero instaurare, pubblicazione di foto e articoli sulla stampa tradizionale e digitale circa la presenza dell’azienda nella manifestazione. Il riassunto che ogni società partecipante alla fiera effettua è una sorta di esame di coscienza e un tentativo di collocarsi nell’ambiente del settore specialistico attraverso un’elencazione dei punti di forza e riflessione sui processi che occorrerà rafforzare o modificare. Una buona idea è quella di verificare la fiera nei rispettivi segmenti come: la vendita, il contatto con i clienti, le ricerche di mercato, la costruzione dell’immagine, il recupero di vecchi clienti, l’acquisizione di nuovi clienti, la presentazione di nuovi mercati, il contatto con la concorrenza. Un significativo “ricordo post fieristico” è il libro degli ospiti che hanno visitato lo stand con i loro riferimenti di contatto. Dopo il rientro dalla fiera, fornirà la base per consentire uno sviluppo futuro dei contatti.
Non possiamo dimenticare che, dopo una dura giornata di lavoro per coloro che hanno ancora le forze… arriva la sera. Agli eventi fieristici più interessanti si accompagna il “fuori salone”, ossia appassionanti manifestazioni legate alla fiera che si producono in tutta la città. È il momento giusto per visitare la città, per rilassarsi e dedicarsi al networking!

 

Fot. Fabio Flaminio, Trasformattivo & Brandownia

Salone del Mobile Milano – 343.602 presenze in 6 giorni provenienti da 165 343.602 presenze 165 paesi. Numeri che confermano un trend positivo che si è percepito fin dal primo giorno nei padiglioni del Salone del Mobile e delle biennali Euroluce e Workplace 3.0, con un incremento del 10% rispetto all’edizione 2015 con le medesime biennali di questa edizione dedicate a luce e ufficio.
Oltre 2.000 espositori 2.000 espositori 2.000 espositori di cui il 34% esteri – suddivisi tra Salone Internazionale del Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Euroluce, Workplace 3.0 e SaloneSatellite. SaloneSatellite.

 

Fot. Fabio Flaminio, Trasformattivo & Brandownia

Vinitaly – piattaforma per il business del vino sempre più internazionale. L’edizione “50+1” chiude con 128 mila presenze da 142 nazioni. Oltre 30mila i top buyer stranieri, in aumento dell’8 per cento.
A Veronafiere per quattro giorni presenti 4.270 aziende espositrici da 30 paesi, aumentate nel complesso del 4%, in particolare quelle estere, del 74 per cento. A Vinitaly and the City 35 mila wine lover tra il centro storico di Verona e il comune di Bardolino.
Con più di 4.270 aziende espositrici da 30 paesi (aumentate nel complesso del 4% sul 2016, in particolare quelle estere, del 74%) Vinitaly si conferma il più importante salone internazionale per il vino e i distillati ma anche momento di riflessione fondamentale per il settore vitivinicolo nazionale ed europeo.

Nei quattro giorni, oltre agli incontri b2b, si sono tenuti quasi 400 convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, come sempre, il calendario delle degustazioni: più di 250 soltanto quelle organizzate direttamente da Vinitaly e dai consorzi delle Regioni.

Autore: Trasformattivo & Brandownia 

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