FISCALITÀ

Obbligo di pagamento dell’IVA su un conto corrente bancario separato

Conformemente col meccanismo split payment da gennaio l’imposta IVA derivante dalla relativa fattura verrà versata su un separato conto bancario. Le banche saranno tenute a istituire un conto IVA per ciascuna azienda polacca. Inoltre, gli imprenditori riceveranno più velocemente i rimborsi dell’IVA e delle riduzioni sulle passività fiscali.

Il Ministro delle Finanze e dello Sviluppo ha pubblicato un progetto di legge che introduce, già dal prossimo anno, il meccanismo del c.d. pagamento diviso, ovvero lo split payment. Esso consiste nel fatto di suddividere il pagamento di ogni fattura in due versamenti distinti. Fino ad oggi, l’acquirente al ricevimento della fattura, versava sul conto corrente del venditore l’intero importo riportato in fattura (l’importo lordo). Dopo l’introduzione dello split payment (pagamenti distinti), il pagamento sarà diviso automaticamente in due parti:
• il prezzo netto, che sarà pagato, come si è sempre fatto finora, sul conto corrente del venditore nonché
• l’importo dell’IVA, che verrà versato su un altro conto IVA separato.

Secondo le nuove prescrizioni, fra qualche mese tutte le banche saranno obbligate per legge a istituire per ogni imprenditore polacco un tale conto IVA, che funzionerà in parallelo al conto aziendale finora utilizzato.

La cosa importante è che la normativa vieta alle banche di riscuotere qualsiasi tassa o commissione inerente l’apertura e la gestione del conto IVA. Le nuove norme prevedono inoltre che i fondi depositati sui conti IVA producano interessi

L’apertura di un conto IVA per l’impresa non richiederà la stipulazione di alcun accordo separato. Gli imprenditori saranno semplicemente informati dell’apertura di un tale conto entro il 31 dicembre 2017.

Le nuove norme prevedono che il conto IVA venga utilizzato per qualsiasi movimento (flusso) relativo all’imposta sui beni e servizi. Su questo conto verranno versati tutti gli importi dell’IVA relativi alle fatture emesse nonché i rimborsi dell’IVA provenienti dall’Agenzia delle entrate. Anche da questo conto verranno effettuati tutti i pagamenti dell’IVA dovuti verso gli organi fiscali preposti.

I fondi accumulati sul conto IVA rimarranno sempre di proprietà dell’imprenditore, tuttavia, la libertà di disporne sarà limitata dalle disposizioni della legge. Per principio, quindi, l’imprenditore potrà destinare i fondi accumulati su questo conto sostanzialmente a due scopi, ovvero.:
• il versamento dell’IVA risultante dalla fattura di acquisto a beneficio del suo contraente e
• il versamento dell’IVA dovuta all’ufficio dell’agenzia delle entrate

La legge prevede inoltre una situazione in cui l’imprenditore potrà trasferire i fondi in eccedenza dal conto IVA sul suo conto corrente aziendale. Per un tale trasferimento si richiederà la presentazione di apposita domanda al direttore dell’Agenzia delle Entrate e l’ottenimento del consenso formale. L’Ufficio delle Imposte avrà 90 gg di tempo per rilasciare una tale decisione.

Come si presenterà il versamento aziendale?
Le disposizioni della legge descrivono in dettaglio lo schema del versamento, che verrà introdotto da gennaio nei servizi bancari relativamente alle transazioni. Nel liquidare gli obblighi aziendali derivanti dalle fatture, l’imprenditore dovrà compilare delle caselle aggiuntive nell’ordine di versamento, tali quali:
• il numero di fattura
• il numero di identificazione fiscale NIP del venditore
• l’ammontare netto delle passività
• l’ammontare dell’IVA
L’imprenditore effettuerà un ordine solo che il sistema bancario trasformerà in automatico in due versamenti separati. Uno dei versamenti (l’importo netto) andrà finire sul conto aziendale principale del venditore, mentre il secondo (l’importo dell’IVA) finirà sul conto IVA del venditore.

Decide l’acquirente
Uno degli elementi importanti del meccanismo dello split payment è quello di lasciare la decisione di applicarlo all’acquirente dei beni e servizi. Sarà proprio l’imprenditore che effettua il pagamento a decidere se eseguire un pagamento diviso oppure indiviso, cioè sui principi attuali.

Dal punto di vista dell’acquirente l’applicazione del meccanismo di split payment sarà dunque volontaria. Nel caso in cui l’acquirente decidesse di applicare questo meccanismo, il venditore sarà obbligato ad accettare il pagamento in questo sistema. È per questo motivo che a tutti gli imprenditori verranno subito aperti i conti IVA.

Incentivi per gli acquirenti
Per incoraggiare le imprese a utilizzare i pagamenti divisi, il ministero nella nuova normativa ha previsto una serie di incentivi per gli acquirenti. Il primo di questi incentivi è un significativo accorciamento del periodo per la restituzione dell’eccedenza dell’IVA sul conto corrente bancario. Le aziende che applicheranno lo split payment potranno contare su un rimborso dell’IVA entro 25 giorni, e non come succede attualmente dopo 60 gg.

Ulteriori premi per le aziende che utilizzano lo split payment saranno:
•l’esenzione dall’obbligo di responsabilità solidale col venditore per le imposte non pagate
• la possibilità di evitare maggiorazioni di interessi di mora per i ritardi nonché
• non ci saranno sanzioni finanziarie per errata compilazione della dichiarazione dei redditi o per errori nelle fatture.

E in più, tutte le imprese soggette alla liquidazione dell’IVA col metodo dello split payment saranno premiate con una riduzione dei debiti tributari. L’azienda, che riuscirà ad effettuare il pagamento dell’IVA prima della scadenza (cioè prima del 25° del mese) potrà ridurre l’importo dovuto per ogni giorno di anticipo che riuscirà a realizzare. Il valore dello “sconto” sarà calcolato sulla base del tasso di riferimento della NBP. Il pagamento anticipato dell’imposta sarà ricompensato quindi, infatti, con gli interessi pagati dall’ufficio delle imposte a favore dell’imprenditore.

Autore: Agnieszka Pelc, Bosetti Global Consulting

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