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Lavoratori ucraini in Polonia e a Wrocław

Dal report “Barometro dell’immigrazione del lavoro”, elaborato dalla Kantar Millward Brown, risulterebbe che il 16% delle aziende polacche aveva o ha alle proprie dipendenze lavoratori provenienti dall’Ucraina. La maggior parte di essi, circa il 44%, opera in grandi aziende con organici superiori alle 250 unità.

Il Centro Ucraino di Analisi stima che entro il 2017 in Polonia troveranno impiego fino a 2 milioni di persone. L’anno 2016 si è concluso con il risultato di 1,3 milioni di lavoratori ucraini, ed un posto particolarmente attraente è Breslavia. Come base per i calcoli è stato preso il numero delle dichiarazioni di affidamento del lavoro agli stranieri che le aziende devono registrare presso gli uffici di collocamento dei Comuni. A settembre di quest’anno sono state registrate 10.948 dichiarazioni di questo tipo, il doppio rispetto all’anno precedente. I cittadini ucraini costituiscono oltre il 95%. delle persone a cui le dichiarazioni si riferiscono.

Il già citato report “Barometro dell’immigrazione del lavoro” riporta che i lavoratori ucraini lavorano principalmente negli stabilimenti produttivi ( il 24% delle aziende ), nei servizi ( il 20% ) e nel settore del commercio ( il 14% ). Contrariamente all’opinione comune, le persone provenienti dall’Est eseguono non solo lavori fisici ( nell’edilizia, impiantistica elettrica e produzione ), ma occupano talvolta anche posizioni nel settore dell’IT o delle risorse umane.

Conformemente alla legge sugli stranieri, ogni cittadino straniero extracomunitario deve richiedere il rilascio di un apposito permesso di lavoro. che avviene non prima di un mese dopo l’inoltro della domanda da parte del datore di lavoro. Fino a quella data lo straniero non può lavorare o lasciare la Polonia in modo permanente. Nella realtà, il processo burocratico potrebbe protrarsi per alcuni mesi di conseguenza, i datori di lavoro possono usufruire della c.d. procedura semplificata, che bypassa l’obbligo di ottenimento del permesso di lavoro ed è dedicata ai cittadini dei seguenti sei paesi: Ucraina, Russia, Bielorussia, Armenia, Georgia e Moldavia. Grazie a questa procedura, gli stranieri possono lavorare in Polonia per 6 mesi e per un periodo non superiore ai 12 mesi consecutivi. L’unica cosa che viene richiesta è la registrazione della dichiarazione del datore di lavoro presso il competente ufficio di collocamento. Con questa rimedio la prima metà del 2017 su scala nazionale, si è chiusa con la registrazione di 905 mila dichiarazioni, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente sono stati rilasciati 91 mila permessi di lavoro.

I cittadini dell’Ucraina rappresentano circa l’80%. di tutti gli stranieri che ottengono il permesso di lavoro mediante apposita decisione del Presidente  (Voivoda) del voivodato della Bassa Slesia.

Da sottolineare che dall’11 giugno 2017, i cittadini ucraini possono viaggiare più facilmente nei paesi dell’UE favoriti dalle nuove regole che prevedono la possibilità di soggiornare senza visto sul territorio dei paesi membri dell’UE per 90 gg in un periodo di 6 mesi.

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