Ogni lavoratore, prima d’iniziare effettivamente il lavoro, dovrà disporre di un contratto di lavoro scritto oppure di una conferma scritta degli accordi essenziali relativi alla firma del contratto qualora non sia stato stipulato per iscritto. A decorrere dal 1 marzo 2016 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il progetto di legge in merito.
Ai sensi delle disposizioni del Codice di lavoro vigenti, il Datore di lavoro è tenuto a confermare al lavoratore, al più tardi il primo giorno di lavoro, per iscritto gli accordi relativi al genere di contratto di lavoro e le relative condizioni, qualora il contratto sia stato stipulato in via verbale. Ciò significa che tale conferma dovrebbe essere consegnata entro la fine del primo giorno di lavoro.
In pratica, si sono verificati degli abusi da parte dei datori di lavoro i quali assumevano i dipendenti illegalmente, e nel caso di controllo si giustificavano con l’ispettore di lavoro che si trattava del primo giorno di lavoro di un neoassunto e che la relativa conferma scritta sarebbe stata fornita entro la fine della giornata. Dai verbali dell’Ispettorato del lavoro nel 2014 sono risultati casi di assunzioni illegali di questo genere nella misura del 18% dei soggetti controllati. La maggioranza delle assunzioni illegali sono avvenute nei seguenti settori: servizi trasporto, immagazzinamento, servizi gastronomici e servizi inerenti al settore alberghiero.
L’obiettivo della nuova legge è quello di limitare le assunzioni nella c.d. “area grigia” ed aumentare la tutela dei diritti dei lavoratori, ossia facilitare loro la rivendicazione delle indennità spettanti e altri diritti derivanti dal rapporto di lavoro. Tale soluzione permetterà di utilizzare le tutele garantite dalle prescrizioni inerenti le assicurazioni sociali, ad esempio, la possibilità d’usufruire del servizio sanitario nazionale e delle ferie retribuite.
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