BUSINESS FOCUS

Gruppo Zannini – l’innovazione nel DNA dell’azienda

Zannini Poland

I progetti finanziati dai fondi dell’Unione Europea rappresentano per la Zannini il carburante che aziona i piani di sviluppo e rende possibile una efficace e vantaggiosa collaborazione con gli istituti di ricerca, permettendo di “navigare in alto mare”, di migliorare la qualità dei prodotti, di ottimizzare i processi: – Vogliamo essere l’avanguardia del settore. Investiamo nella R&S per necessità ma anche perché su questo si basa la nostra visione del business. – afferma Marco Gambini, Presidente e Amministratore Delegato della Zannini Poland.
Parliamo con lui della necessità di una continua evoluzione e innovazione e di quando, 13 anni fa, avviava il primo stabilimento della Zannini Poland che oggi si sta finalizzando con un più importante ampliamento.
La Bosetti Global Consulting sostiene la società Zannini Poland nel procedimento di ottenimento dei grant comunitari europei, coordinando i progetti nella fase della loro realizzazione e chiusura dei conti; contribuendo così nella costruzione di un’economia innovativa basata sul patrimonio della conoscenza.

Una storia scritta da ingegneri
Il Gruppo Zannini, fondato nel 1963 per mano dei fratelli Giovanni e Fausto Zannini a Castelfidardo, nelle Marche, è oggi uno dei produttori leader di elementi torniti e di componenti meccanici di precisione. Il suo fatturato nel 2018 è stato di 57 milioni di euro e attualmente offre impiego a 450 persone nei suoi 4 stabilimenti – Zannini Castelfidardo, Zannini Poland, Foglia SRL, Meccanica Veneta.
Nel 2006, l’azienda decide di investire in Polonia, creando un nuovo capitolo della sua storia in Slesia che, grazie all’intuizione dei fondatori, il loro coraggio e la fiducia nel potere dell’innovazione, si è evoluta in un’impresa dal DNA internazionale.
Ricordo quando nel febbraio 2007, insieme ai primi dipendenti polacchi che ancora oggi lavorano con noi, partivamo per l’Italia per 5 mesi di formazione e nell’agosto del 2007 iniziammo la nostra produzione in un locale recuperato da un vecchio mattatoio qui in Czeladź. Avevamo solo 3 macchine nuove, 7 di seconda mano e una squadra di 4 persone, che pian piano è cresciuta fino a 15. Agli inizi io e la prima assunta Magdalena ci occupavamo praticamente di tutto: assunzioni, rispondere ai telefoni, far funzionare le macchine, creare tutte le strutture dell’azienda. – ricorda  Marco Gambini.

La decisione di investire in Polonia si può considerare un passo naturale per un’azienda che aveva l’ambizione di crescere a livello internazionale e quindi diventare uno degli attori globali nel suo settore. Il Gruppo negli anni ’70 si è concentrato sulla specializzazione nel settore della micro-meccanica ed elettromeccanica, mentre nel corso degli anni ’80 si è affermata nella sua posizione leader nella fornitura di componentistica per l’industria automobilistica e per i sistemi di chiusura (locking system industry). Nel 2000, la società era pronta per entrare nel mercato globale. La conseguenza di ciò, fu il 6 dicembre del 2006, la fondazione della Zannini Poland.
Va sottolineato che Dietro l’investimento in Polonia c’era la necessità di espandersi e non delocalizzarsi, non levando nessun posto di lavoro in Italia. Il compito della Zannini Poland era ed è ad oggi quello di servire il mercato locale. – aggiunge Marco Gambini.
La scelta della Polonia è stata preceduta da un’analisi approfondita dei mercati dell’Europa orientale e dal punto di vista strategico e logistico questa fu la decisione migliore.
Fu fondamentale la situazione economica generale, la stabilità finanziaria, ma anche il contesto culturale con la presenza in Silesia di aziende quali Bitron o Fiat per capire che questo era il tempo giusto per spostarsi, che qui si trovava il potenziale del settore automotive e perciò dovevamo essere presenti sul territorio. – aggiunge Marco Gambini.

Alla domanda su come valuta la cooperazione polacco-italiana e il contesto interculturale, risponde: – Sono ovviamente visibili le differenze culturali sia nella visione del mondo che del lavoro. Questo è naturale. Le differenze costituiscono sempre un valore aggiunto per me, ed è importante prenderle non come ostacolo, bensì come opportunità di crescita. Non si costruiscono muri attorno alle differenze, anzi, si aprono delle porte per come migliorare. Dai Polacchi ad esempio ho imparato ad avere maggior attaccamento alle regole, ai principi, in quanto osservando ho constatato quanto siano coscienziosi e precisi nell’applicare le procedure. Noi, Italiani le approcciamo con maggiore fantasia il che ovviamente, ha i suoi lati positivi come anche negativi. Al momento, alla Zannini Poland i ruoli manageriali vengono ricoperti sia da Italiani che da Polacchi.
Siamo un gruppo europeo, una società internazionale composta da varie persone che cercano di collaborare e ci stiamo riuscendo anche se, a volte, ci sono degli scambi di vedute come capita in tutte le buone famiglie. – aggiunge Marco Gambini

Crescita espressa in m² e know-how
Un momento importante nella storia dell’azienda è stato il passaggio dal 2008 al 2009 che per un verso, fu un periodo di crisi nel settore della meccanica con conseguente cambiamento nei metodi di produzione per sopravvivere, ma dall’altro positivo per la creazione in Italia del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo che ha mostrato chiaramente quale direzione avrebbe preso l’azienda.
Di fronte alla crisi Marco Zannini, grazie alla sua buona intuizione imprenditoriale, decide di trasferire le operazioni manuali in linee di montaggio, trasferendo operazioni manuali automotive da fornitori polacchi. Ciò ha permesso di sopperire la crisi e di ripartire in quarta finita la crisi. Da dopo la crisi la crescita procede lentamente sino il 2014, quando presenta un progetto di sviluppo di saldatura laser. Un brevetto che sino ad allora era di proprietà della GMI già cliente, fornitore, che lo cede in utilizzo permettendo così di costruire un progetto di innovazione in Polonia. Nel 2016 la GMI che cercava anch’essa di sviluppare un suo mercato in Polonia entra a far parte del Gruppo Zannini, apportando un ulteriore know-how innovativo nel sistema di produzione: da ora non si produce più solo per l’automotive, ma anche per il settore idraulica; con le valvole oliodinamiche. È anche grazie al supporto della Bosetti Global Consulting che siamo riusciti ad ottenere il cofinanziamento del progetto per l’innovativo processo di saldatura a laser.
Al primo tentativo, non abbiamo ottenuto la sovvenzione, ma il team Bosetti ha creduto nel progetto di innovazione e con perseveranza e grande professionalità si è impegnata nel portarlo comunque avanti. Ed è proprio grazie a questa perseveranza che abbiamo ottenuto il finanziamento, attuato il progetto e conseguito un risultato che ha permesso di incrementare significativamente l’innovazione dei nostri prodotti e i fatturati. Questo si è rivelato essere solo l’inizio di successivi investimenti in Ricerca e Sviluppo – sottolinea Marco Gambini, ricordando quanto non sia facile ottenere un sostegno comunitario senza i giusti supporti. Negli anni seguenti, la Zannini Poland realizza progetti in un’ampia partnership internazionale, sempre nell’ambito di una cooperazione tra industria e mondo accademico.
Per essere sempre all’avanguardia e tracciare nuovi orizzonti, è necessario fare cose nuove e in Polonia, grazie all’accesso ai fondi europei, può essere fattibile. – afferma Marco Gambini.

Industria 4.0 e progetto “Lighthouse plant”
L’asse di riferimento per tutti i progetti di ricerca e sviluppo è sempre la prospettiva per l’industria 4.0, un nuovo orizzonte industriale. Una realtà già presente che comporta l’ottimizzazione di tutti i processi attraverso la loro digitalizzazione, sincronizzazione e monitoraggio online. La sede centrale della Zannini in Italia è già predisposta ai requisiti imposti dall’Industria 4.0. A sua volta, alla Zannini Poland sono già operanti macchine a controllo automatico e la progettazione avviene con l’ausilio di CAD/CAM, sempre più utilizzati nella routine quotidiana.
Pianifichiamo un ulteriore sviluppo e vogliamo introdurre un sistema personalizzato di gestione della strumentazione attraverso statistiche e controllo online dell’efficienza del lavoro. Pensiamo anche a un magazzino automatizzato ma per ora ci stiamo concentrando sull’ampliamento produttivo. – riassume Marco Gambini.
In effetti, il team Zannini Poland avrà molto lavoro da fare nei prossimi mesi. Nel febbraio 2020 sarà completato l’ampliamento dello stabilimento di 2500 m². L’azienda, con il supporto di esperti del gruppo BGC, ha potuto usufruire dell’esenzione dall’imposta sul reddito nell’ambito delle Aree Nazionali d’Investimento (Zona Economica Speciale di Katowice). L’importo supplementare di 12 milioni di PLN, che, grazie all’esenzione, rimarrà nelle casse della Società (come imposta sul reddito non pagata) e verrà destinato in futuro per l’ulteriore sviluppo e acquisto di nuovi macchinari che consentiranno alla società la gestione di un maggiore portafoglio di ordini. Sono assolutamente necessari nuovi spazi ed energia – la Zannini entra in nuovi territori e guarda con crescente interesse verso il settore aeronautico, che attualmente è in una fase di forte sviluppo in Polonia.

PROGETTO:
DUAL WELD – innovazione di prodotto

“Miglioramento della qualità dei prodotti della Zannini Poland attraverso l’implementazione di un innovativo processo di saldatura a laser con l’impiego di una nuova tipologia di attuatori per valvole idrauliche”
Fonte di sovvenzionamento:
Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e Finanziamento dello Stato nell’ambito del Programma Operativo – Economia Innovativa per gli anni 2007 -2013, Azione 4.4. Nuovi investimenti ad alto potenziale innovativo.

[ngg src=”galleries” ids=”18″ display=”basic_slideshow” arrows=”1″ show_thumbnail_link=”0″]Valore del progetto: 18 723 891,20 zł
Quota sovvenzionata: 8 449 996,02 zł
Dinamica del sovvenzionamento:
Anticipo: 7 842 870,76 zł
Quota rimborsata: 607 125,26 zł
Quota propria: 10 273 895,18 zł

Ambito del servizio: il Team della Bossetti Global Consulting ha curato la preparazione della domanda di cofinanziamento, l’ottimizzazione dell’idea nell’ottica dei requisiti programmatici e criteri di valutazione nonché la preparazione di una serie di documenti richiesti dal concedente il finanziamento. Nella fase successiva all’ottenimento del finanziamento, gli esperti BGC hanno fornito supporto alla Zannini Poland per quanto riguarda la parte contabile del progetto. Fra i compiti svolti vi erano il reporting, la raccolta della documentazione e preparazione della modulistica necessaria per i pagamenti.Quadro cronologico del progetto (inclusa la durata del processo di acquisizione del sovvenzionamento):
Data inizio collaborazione con la BGC: 09/05/2012
Data presentazione domanda: 06/06/2013
Data inizio realizzazione progetto: 01/07/2014
Data completamento realizzazione progetto: 31/03/2016

In cosa consiste l’innovazione?
Il progetto ha la caratteristica di innovazione di prodotto ottenuta attraverso l’utilizzo di una tecnologia innovativa, ad oggi inesistente sul mercato sia nazionale polacco che mondiale, che consente la produzione di una nuova tipologia di attuatori per valvole idrauliche, denominati DUAL WELD. A tal fine, la Zannini Poland è in possesso della licenza di esclusività per l’utilizzo dell’invenzione della società italiana (NIXA SRL WINDINGS & COILS). Il processo brevettato prevede una fase preliminare di pretrattamento dei componenti, seguita da doppi processi di saldatura e tornitura aggiuntiva dei vari componenti dell’attuatore. Nessuno fra i produttori al mondo utilizza una seconda fase di saldatura (al laser). Gli attuatori prodotti in questo modo presentano numerosi vantaggi competitivi, tra cui: la mancanza di qualsiasi deformazione, non vengono generati rifiuti, si riducono i consumi di energia, si riducono i costi unitari e si accorciano i tempi di realizzazione.

Quali vantaggi a lungo termine ha apportato l’innovazione?
L’innovazione ha permesso alla Zannini Poland di acquisire nuovi mercati, in particolare di penetrare più fortemente nel settore oleodinamico europeo, per il quale l’azienda è oggi un importante produttore di componenti torniti. L’innovazione ha permesso di incrementare notevolmente i ricavi, principalmente per l’intensificazione della cooperazione coi clienti europei (in particolare in Germania e Inghilterra), dove l’alta qualità della componentistica fornita è il fattore chiave per intraprendere e continuare la cooperazione con un determinato fornitore/produttore. Il progetto ha consentito all’azienda di ottenere un vantaggio competitivo e di raggiungere livelli più elevati di avanzamento tecnologico nonché di applicare a regime maggiori margini di profitto.

PROGETTO:
TurningSTIR finanziate col programma INNOMOTO: nuovo metodo di produzione

Soluzione tecnologica innovativa basata sulla combinazione di tecnologia di saldatura ad agitazione per attrito (friction stir welding) e tornitura a secco nell’ambito di un unico centro di lavorazione multi-task caratterizzato da un elevato livello di equilibrio ambientale dedicato alla produzione di elettrovalvole per l’industria automotive. ”

Fonte di sovvenzionamento:
Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e Bilancio dello Stato, nell’ambito del Programma Operativo per lo sviluppo Intelligente 2014-2020, Misura 1.2. Programmi Settoriali – INNOMOTO (progetto in corso di realizzazione)

[ngg src=”galleries” ids=”19″ display=”basic_slideshow” show_thumbnail_link=”0″]Valore del progetto: 2 124 673.39 zł
Quota sovvenzionata: 1 243 635.49 zł

Dinamica del sovvenzionamento:
Quota rimborsata: 1 243 635.49 zł
Quota propria: 881 037,90 zł

Ambito del servizio: il Team della Bossetti Global Consulting aveva curato la preparazione della domanda di cofinanziamento, l’ottimizzazione dell’idea nell’ottica dei requisiti programmatici e criteri di valutazione nonché la preparazione di una serie di documenti richiesti dall’ente finanziatore. Nella fase successiva all’ottenimento del finanziamento, gli esperti BGC hanno fornito supporto alla Zannini Poland per quanto riguarda la parte contabile del progetto. Fra i compiti svolti vi erano il reporting, la raccolta della documentazione e preparazione della modulistica necessaria per i pagamenti.
Quadro cronologico del progetto (inclusa la durata del processo di ottenimento della sovvenzione):
Data inizio collaborazione con BGC: 08/12/2016
Data presentazione domanda: 23/01/2017
Data inizio realizzazione progetto: 01/07/2017
Data completamento realizzazione progetto: 30/06/2020

Team di progetto: Lorenzo Camertoni – PM (head), Marco Gambini – PM, Barbara Chaczko – consultante esterno, supporto nell’ambito della preparazione e realizzazione del progetto; Team R&S: 7 persone sotto la direzione di Mateusz Świetlik.

In che cosa consiste l’innovazione ?
Il progetto TurningSTIR è stato elaborato nello stabilimento Zannini Poland e viene sviluppato in collaborazione con l’unità di ricerca polacca, ovvero l’Istituto di Saldatura di Gliwice. Presuppone la riduzione del numero di lavorazioni necessarie sull’elemento. La saldatura standard con successiva tornitura dei componenti saranno sostituite da un unico processo che si svolge in una stazione (centro) di lavorazione multi-task. Come risultato si otterrà direttamente un elemento cilindrico destinato alla produzione di componenti delle elettrovalvole per l’industria automotive. La soluzione è unica nel suo genere, non ha applicazioni simili a livello dell’intero mercato internazionale di macchine utensili ed è pienamente conforme agli standard dell’Industria 4.0, per quanto riguarda l’automazione e trend nell’ambito della “produzione avanzata” (advanced manufacturing).

Quali vantaggi a lungo termine comporterà l’innovazione?
La creazione di un centro unico di lavorazione, ubicato fisicamente nello stabilimento di Czeladź, permetterà alla fine di ottenere una significativa riduzione dei costi di produzione e del prezzo dei prodotti, e consentirà altresì un aumento della competitività della Zannini Poland come fornitore di componentistica. Fino ad ora, il processo di produzione doveva essere condotto in collaborazione con un partner britannico, al quale venivano spedite le parti dopo la fase di pretrattamento, quindi venivano saldate in un forno speciale e rispedite in Polonia, per essere quindi sottoposte al controllo di qualità. L’eliminazione di questa fase, che a volte durava anche 6 settimane, ci consentirà di risparmiare il tempo medio di realizzazione delle commesse, fattore fondamentale nel nostro settore come ci farà altresì ridurre gli esborsi finanziari inerenti alla logistica del progetto. Il progetto ci consentirà di acquisire nuove conoscenze nel campo della combinazione di due tecnologie (saldatura ad attrito con miscelazione e tornitura a secco) in un unico processo e l’implementazione pratica di un nuovo metodo di produzione a livello aziendale. Ciò permetterà inoltre di diminuire il numero di elettrovalvole difettose, ridurrà o eliminerà completamente lo scarto avendo eliminato la fase di saldatura.

PROGETTO:
GO0D MAN – produzione zero difetti

“aGent Oriented Zero Defect Multi-stage mANufacturing (GO0D MAN)”

Fonte di sovvenzionamento:
Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale nell’ambito del Programma Orizzonte 2020

[ngg src=”galleries” ids=”20″ display=”basic_slideshow” show_thumbnail_link=”0″]Valore del progetto: 354 375,00 €
Quota sovvenzionata: 248 062,50 €

Dinamica del sovvenzionamento:
Anticipo: 198 449,60 €
Quota rimborsata: 49 612,90 €
Quota propria: 106 312,50 €

Ambito servizio prestato da BGC: Il Team della Bosetti Global Consulting ha supportato la Zannini Poland per la parte contabile del progetto, ha curato il reporting, la raccolta della documentazione e la stesura delle relazioni da inviare alla Capogruppo del consorzio e alla Commissione Europea.
Quadro cronologico del progetto (incluso il processo di ottenimento dei sovvenzionamenti):
Data inizio collaborazione con BGC nell’ambito della contabilità del progetto: 05/05/2017
Data inizio realizzazione progetto: 01/10/2016
Data completamento realizzazione progetto: 30/09/2019
Team: Marco Gambini – PM (head), Lorenzo Camertoni – PM, Barbara Chaczko – consulente esterno, supporto fase di preparazione e realizzazione del progetto; Team R&S: 3 persone sotto la direzione di Michał Szmatloch.
Partners: Università Politecnica delle Marche, Istituto Politecnico de Bragança, Uninova (Portogallo), Nissatech Innovation Centre (Serbia), Loccioni (Italia), BOC (Austria); Electrolux Professional (Italia); Volksvagen Autoeuropa (Portogallo); Zannini Poland.

In che cosa consiste l’innovazione?
Il progetto viene realizzato in una ampia partnership internazionale e usufruisce dei risultati di precedenti progetti UE realizzati con successo, integrandoli con l’obiettivo di realizzare ed implementare il sistema Zero Defect Manufacturing su linee di produzione multi fase. L’iniziativa imprenditoriale si svolge in collaborazione con partner del settore, un integratore di sistemi, due fornitori di tecnologia e tre utenti finali (inclusa la Zannini). I Case study della tecnologia creata sono rappresentativi dei settori chiave dell’industria europea: la produzione in serie, altamente automatizzata, di componenti automotive, la produzione in serie di componentistica meccanica di alta precisione destinata all’industria automobilistica, la produzione di elettrodomestici (forni non standard per ristoranti). I risultati dei test potranno essere ampiamente utilizzati in vari settori per migliorare la qualità e le prestazioni complessive dei sistemi di produzione. L’idea principale del progetto GOOD MAN è quella di integrare e combinare il controllo del processo e della qualità e di creare un’architettura autocorrettiva basata su sistemi informatici basati su agent-based Cyber Physical Systems (CPS) e strumenti di controllo intelligenti. Gli strumenti di analisi dei dati consentono la raccolta di conoscenze, il controllo del sistema e la gestione ZDM (zero defect manufacturing).

Quali vantaggi comporta l’innovazione ?
Il monitoraggio in tempo reale dei dati e dei parametri della macchina e l’identificazione anticipata delle deviazioni dalla norma aiutano a prevenire la generazione di difetti in una fase e il loro trasferimento ai successivi processi finali, consentendo al sistema complessivo di prevedere (rilevazione precoce dei difetti di processo) e proattivo (autoadattamento a varie condizioni). Nel caso di Zannini Poland il progetto si occupa di migliorare la qualità della produzione dei manicotti per elettrovalvole idrauliche. I principali risultati attesi dell’integrazione della soluzione GO0DMAN è la riduzione dei costi di produzione, che è una conseguenza della riduzione dello scarto e dell’incremento dell’indice di capacità di processo (Cpk) nella fase finale della trasformazione, e quindi l’aumento dell’efficienza.

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