Lo scudo anti-crisi che fornisce sostegno dal governo polacco per le imprese che hanno sofferto a causa della pandemia di COVID-19, esclude effettivamente le società con capitale straniero dal ricevere assistenza. Confindustria Polonia, che rappresenta gli interessi economici degli imprenditori italiani in Polonia, ha inviato una lettera al Primo Ministro del governo polacco, chiedendo la modifica del piano di aiuti e sottolineando il contributo del capitale italiano alla costruzione di un’economia polacca forte e competitiva. Bosetti Global Consulting, in qualità di membro di Confindustria Polonia, supporta pienamente i postulati e propone le modifiche dello scudo anticrisi.
Non possiamo dimenticare che gli investimenti italiani hanno contribuito in modo significativo alla crescita economica della Polonia e al benessere dei suoi abitanti negli ultimi anni. Il numero di dipendenti impiegati in aziende che hanno aderito a quet’iniziativa superano le 12.000 unità con un fatturato di 5,4 miliardi di PLN. Stiamo parlando di 110 imprese i cui dipendenti e società pagano le tasse in Polonia. Come scrive Simone Granella, presidente di Confindustria Polonia nella lettera, “Per i dipendenti licenziati non importa dove si trovasse la residenza fiscale per l’effettivo beneficiario del loro ex datore di lavoro”.
Chiediamo la modifica di questa disposizione e quindi l’assegnazione del sostegno ai dipendenti polacchi. Presentiamo anche una serie di semplificazioni per finanziare i dipendenti nei periodi di inattività. La pandemia COVID-19 è una crisi che non conoscevamo. Tuttavia, come in tutte le crisi, dobbiamo reagire con soluzioni rapide ed efficaci. Una burocrazia eccessiva mina questi sforzi. Parliamo con una sola voce ed eviteremo conseguenze negative e di vasta portata per la Polonia, specialmente in settori importanti e strategici come quello automobilistico, degli elettrodomestici e dell’aviazione. Speriamo che le nostre richieste vengano prese in considerazione. Alla fine, ci preoccupiamo tutti della stessa cosa: salvare aziende e posti di lavoro, perché solo questo a lungo termine porterà prosperità alla società polacca, i cui interessi devono essere protetti dal governo polacco.
