Vogliamo richiamare la Vostra attenzione sulla questione delle mance lasciate dai clienti in un locale pubblico.
Secondo l’opinione che prevale in diversi studi su Internet, se la mancia non è obbligatoria, non c’è alcun obbligo di registrarla sul registratore di cassa. Si potrebbe, ad esempio, registrarla con un tasso dello 0% sul registratore di cassa, se questo rendesse più semplice la chiusura giornaliera del registratore di cassa. In questo caso, le mance ricevute devono essere sommate al reddito del dipendente nella sua dichiarazione dei redditi PIT-37. Esistono due possibilità:
- se il dipendente mette le mance subito in tasca e non le consegna al datore di lavoro, le riporta lui stesso nella sua dichiarazione dei redditi PIT-37 come reddito da altre fonti,
- se esse gli vengono passate dal datore di lavoro, quest’ultimo deve indicare l’importo come reddito da lavoro, il che aumenta la sua retribuzione, e su di esso viene calcolato l’acconto d’imposta sul reddito e i contributi previdenziali.
Se, invece, la mancia è obbligatoria, deve essere tassata con l’aliquota IVA in linea con il servizio principale.
La situazione diventa un po’ più complicata quando è il proprietario dell’attività (ad esempio, di un ristorante) a ricevere la mancia come cameriere. In questo caso non importa se la mancia è obbligatoria o no. Essa dovrebbe comparire sullo scontrino con la relativa aliquota IVA. L’aliquota da applicare dipende da quanto riportato sulla ricevuta: se, ad esempio, il servizio è tassato all’8%, la stessa aliquota deve essere applicata per registrare la mancia.