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Le direzioni più attraenti per gli investimenti diretti esteri. La Polonia è quinta in Europa

La Polonia si sta affermando come leader dell’Europa Centrale e Orientale nell’ acquisizione degli investimenti diretti esteri (IED). Stando all’ultimo XIV° report della società di consulenza EY „European attractiveness survey” la Polonia si colloca ai primi posti tra i paesi più attraenti in cui investire.

Nel 2015, nel paese sono stati avviati 211 progetti di investimenti diretti esteri(IED). Grazie a questi progetti sono stati creati 19.651 nuovi posti di lavoro. Ciò dà alla Polonia il quinto posto in Europa e il primo in questa parte del continente. Quello che da più soddisfazione è la costante crescita nelle classifiche annuali e, quest’anno, del 60% rispetto al 2014. Un simile balzo in avanti può vantare ancora solo la Russia, con un 61% di crescita. Per 69 dei progetti diretti esteri BIZ in Polonia si tratta di re-investimenti di soggetti che erano già presenti in Polonia nel passato. 142 sono investimenti nuovi. Lo studio di EY valuta non solo i dati rigidi ma anche le preferenze degli investitori. La Polonia risulta essere la destinazione più attraente per gli investimenti, dopo la Germania, Gran Bretagna, Francia e Olanda.

Buone notizie per l’Europa
Il Vecchio Continente ha registrato un incremento del 14 % dei progetti, che corrisponde a 5.083 investimenti in tutta Europa. I leader della classifica rimangono ancora i paesi come: Gran Bretagna, Francia, Germania, in quanto detengono il 51% di tutti i progetti. Solamente la Gran Bretagna ha generato 1.065 progetti.
Paragonando i risultati fra Europa occidentale e orientale, l’occidente attira la maggior parte degli investimenti, anche se questa tendenza sta diminuendo: il 77 % nel 2015, l’81 % nel 2014. L’anno 2015 ha portato 3.924 progetti IED per l’Europa occidentale e 1.159 – per l’Europa orientale. Quest’ultima, anche se non prevale nei dati assoluti, nel suo insieme riesce a generare una crescita quattro volte maggiore.  L’Europa Centro-Orientale insieme alla Polonia, Russia e Romania, generano la metà dei nuovi posti di lavoro in Europa. La Gran Bretagna, Polonia e Germania generano insieme il 36% dei nuovi posti di lavoro.

Il settore manifatturiero – un vero leader
Il 69% dei nuovi posti di lavoro, nell’Europa Centro-Orientale, come risultato dei progetti d’ investimenti esteri diretti, nasce nel settore di trasformazione industriale. Questo settore vanta successi in tutta l’Europa, in quanto rappresenta il 49% dei nuovi progetti BIZ. Dietro a questo ramo vengono classificati: il settore finanziario e di servizi di business, il settore edilizio, i trasporti e comunicazioni; chiude la classifica: il commercio e i servizi.

Investimenti nazionali da migliorare
In confronto agli altri nuovi paesi membri dell’Unione Europea, la Polonia non brilla per quanto concerne il livello di investimenti con prevalenza di capitale nazionale.
La media europea nel periodo 2010-2014 era del 20% del valore dell’investimento sul PIL. Eccellono in questo: la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Romania con l’indice al 25%, la Polonia e la Lituania sono sotto la media. Sarebbe auspicabile una maggiore partecipazione degli investimenti privati. La media europea è del 17% del valore lordo del PIL.

Il Report EY „European attractiveness survey” comprende i dati raccolti nell’ambito di EY Global Investment Monitor sugli investimenti in Europa nel 2015 (non comprende gli investimenti di portafoglio, fusioni e rilevamento di aziende) e gli studi di percezione dei singoli paesi e città da parte degli investitori.

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