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Il Bilancio dei 15 anni della Polonia nell’Unione Europea

Negli ultimi 15 anni di appartenenza col sostegno del denaro dell’UE, in Polonia si sono potuti realizzare ben 200.000 investimenti per un valore totale di 675 miliardi di PLN. La possibilità di funzionare all’interno del mercato interno ha offerto enormi opportunità per un’economia giovane e dinamica. Il sostegno dei cittadini riguardo alla presenza della Polonia nell’UE oggi raggiunge il 91%.

Il 1 ° maggio del 2004, la Polonia è entrata nell’Unione Europea insieme a Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Lituania, Lettonia, Malta, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Celebrando il 15 ° simbolico anniversario di questo evento, tracciamo un bilancio economico dei cambiamenti che si sono verificati nella vita dei cittadini polacchi.

La Polonia riceve dal budget dell’UE più denaro di quanto non ne versi nelle rispettive casse. Secondo i dati di fine anno 2018, il saldo positivo era di 107,4 miliardi di euro. Questo risultato significa il primo posto tra tutti gli Stati membri dell’UE.

Nel periodo 2004-2020, sono stati previsti come stanziamenti per la Polonia 175 miliardi di euro, nell’ambito dei fondi strutturali e di investimento europei. Inoltre, dal 2014 attraverso il cosiddetto piano di Juncker verranno versati altri 18,3 miliardi di euro. Dal 2014 i finanziamenti nell’ambito dei Fondi strutturali corrispondono al 56% di tutti gli investimenti pubblici in Polonia. La maggior parte percentuale delle spese sostenute è stata dedicata ai progetti nell’ambito del miglioramento dell’accessibilità territoriale e dello sviluppo del capitale umano: miglioramento delle qualifiche professionali, conciliazione della vita familiare e professionale, sviluppo di asili nido e scuole materne. I successivi per ordine investimenti erano quelli dedicati allo sviluppo dell’imprenditorialità, innovazione, ricerca e sviluppo e protezione ambientale.

Infrastrutture e trasporto
In 15 anni sono state costruite o modernizzate 15,5 mila chilometri di autostrade, superstrade, strade statali, voivodali, provinciali e comunali nonché 4,5 mila chilometri di linee ferroviarie. Sono stati costruiti 7,5 mila chilometri di reti idriche e 450 nuovi impianti di depurazione nonché e sono stati finanziati acquisti di oltre 3.000 autobus, tram e filobus ecologici.

Capitale umano
Grazie ai fondi UE, sono stati finanziati quasi 60.000 progetti aziendali per un valore di 146,5 miliardi di PLN. Il governo informa che sono stati aiutati con sussidi quasi 2,7 milioni di disoccupati e oltre 290 mila persone hanno ricevuto fondi per finanziare attività imprenditoriali.
Il denaro stanziato dall’UE ha inoltre permesso la crescita di competenze e lo scambio di esperienze; tra le altre cose quasi 22 mila insegnanti hanno partecipato a progetti europei e oltre 180.000 persone hanno potuto trasferirsi a studiare nelle università europee.
Dal 2004, il PIL pro capite è cresciuto del 100%, il che significa che da quel periodo il benessere dei polacchi è praticamente raddoppiato. Si stima che intorno al 2020, la Polonia potrà raggiungere circa il 75% del livello medio comunitario del PIL pro capite.

La consapevolezza dei benefici è molto alta, e raggiunge il 74%. I polacchi credono che senza l’Unione Europea, il paese non si sarebbe sviluppato come adesso.

Fonte: Gov.pl, PAP

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