La Gamification in questi ultimi tempi sta letteralmente trionfando – le aziende utilizzano sempre più spesso questa tecnica per aumentare le vendite, per motivare i dipendenti oppure rafforzare la lealtà dei clienti. In che cosa consiste?
Gamification – la definizione
Per dirla in breve – la gamification è l’uso dei meccanismi ben noti dei giochi per influenzare il comportamento delle persone, per esempio, dei clienti o dei dipendenti. Aggiungendo l’elemento di divertimento alle semplici azioni da compiere si fa sì che le persone si sentano molto più coinvolte nello svolgimento del compito.
Quali meccanismi presi dai giochi possono essere utilizzati in affari? Eccone alcuni esempi:
• la raccolta – l’esempio più semplice sono le carte fedeltà. Per esempio, acquistando il caffè in un bar, raccogliamo i punti, che ci danno diritto ad un determinato premio. Questo può essere ad esempio una tazzina di caffè di un particolare sapore.
• gli obiettivi e i livelli – guadagniamo dei punti di esperienza per aver superato delle determinate sfide e sblocchiamo così successivi livelli.
• le classifiche – la gamification può anche assumere la forma di una gara di corsa con gli altri. Tuttavia, occorre essere prudenti nel sfruttare questo strumento, per non far degradare una sana competizione in una corsa dei ratti.
La gamification nel business
Ecco alcuni esempi di come utilizzare la gamification in azienda.
Motivazione e reclutamento del personale
Alcune grandi aziende introducono delle applicazioni per rendere più colorata ai lavoratori l’esecuzione dei compiti quotidiani di lavoro – per un buon servizio verso i clienti guadagnano i successivi livelli in un sistema virtuale. Il sistema non deve essere per forza molto complicato – ad esempio i cassieri della Target dopo ogni transazione vedono sul proprio schermo il colore verde, giallo o rosso – a seconda della velocità con cui è stata gestita la transazione.
Allo stesso modo, grazie alle tecniche di gamification si possono rendere più attraenti i corsi di formazione per i dipendenti – l’acquisizione di conoscenze si accompagna alla soddisfazione dei livelli raggiunti e dei distintivi conseguiti.
La gamification funziona bene anche nel processo di reclutamento. La catena alberghiera Marriott ha creato un gioco di simulazione in cui i potenziali candidati per direttore della cucina dell’albergo possono esercitarsi nel ruolo di responsabile gestore in un mondo virtuale
Costruire delle abitudini positive
La macchina Toyota Sienna è un autovettura con modalità Eco – ovvero possiede un lampadina verde che si accende quando il conducente guida in modo molto fluido ed economico, riducendo il consumo di carburante. La lampadina fornisce un feedback immediato, cosa che motiva il conducente a delle buone abitudini di guida.
Un buon esempio di promuovere le buone abitudini – e questa volta tra i dipendenti – potrebbe essere il gioco Vampire Hunter, che li incoraggia a segnalare i dispositivi che consumano inutilmente energia.
Costruire la fedeltà dei clienti
Ho già menzionato dei programmi fedeltà. Tuttavia, per progettare bene un tale programma occorre ricercare delle soluzioni non convenzionali. I clienti di un certo negozio di abbigliamento, dove hanno speso una certa cifra di denaro hanno avuto il diritto di accedere al negozio il giorno dei saldi con mezz’ora di anticipo su tutti gli altri clienti.
Vendite e Marketing
Le aziende utilizzano spesso concorsi a premi, per suscitare l’interesse dei clienti. Un esempio eccezionale di questo genere è stata la campagna che permetteva di vincere una autovettura MINI, a Stoccolma nel 2010.
Riassunto
Naturalmente, questi non sono gli unici spazi in cui l’azienda può utilizzare la gamification. Al livello attuale di sviluppo delle tecnologie, le possibilità sono praticamente illimitate. Va solo ricordato, che nella gamification bisogna sempre salvare l’elemento più importante – un buon divertimento.
Autore: Izabela Kajstura – nelle veci di Vice Direttore dell’AIP UO (Incubatore di Imprenditorialità dell’Università di Opole). È impegnata nelle tematiche inerenti l’imprenditorialità degli studenti dell’Università di Opole. Ha maturato importante esperienza nella realizzazione e il regolamento dei progetti cofinanziati dai fondi comunitari.
L’Incubatrice Accademica dell’imprenditorialità dell’Università di Opole (la AIP UO) è una unità intra accademica. Il nostro obiettivo è quello di supportare l’imprenditorialità, la ricerca di legami di cooperazione fra l’università e il mondo degli affari, lo sviluppo di competenze degli studenti nell’ambito dell’imprenditorialità. Offriamo tra le altre cose l’affitto /locazione di spazi per uffici (mediante co working) e consulenze. Organizziamo corsi di formazione/addestramento finalizzati all’accrescimento delle qualifiche degli studenti universitari e organizziamo anche incontri di networking col nome SpeedUp Business.