LEGISLAZIONE

Cambiamenti nelle assunzioni degli stranieri

Dal 1° gennaio 2018 sono già in vigore cambiamenti relativi all’assunzione degli stranieri sul territorio della Polonia. I cambiamenti riguardano il nuovo tipo di permessi di lavoro, come anche di particolare tipo di documento – le dichiarazioni di intento di affidamento del lavoro ad uno straniero.

Finora, il datore di lavoro, per poter assumere uno straniero il quale non era esonerato, sulla base di specifici regolamenti, dall’obbligo di ottenimento del relativo permesso di lavoro, doveva presentare apposita domanda al competente territorialmente Ufficio del Voivodato oppure ottenere una dichiarazione di intenti per affidare il lavoro a uno straniero.

Una tale dichiarazione doveva essere presentata dal datore di lavoro che desiderava assumere cittadini provenienti dai seguenti paesi: Armenia, Bielorussia, Georgia, Moldova, Federazione Russa o Ucraina, ed era valida per un periodo non superiore a 6 mesi nei successivi 12 mesi. La registrazione di tali domande veniva gestita dall’Ufficio Provinciale di Collocamento. Alla domanda inoltrata non si doveva allegare alcun altro documento aggiuntivo.

Con l’anno nuovo sono subentrate delle (nuove) prescrizioni che modificano significativamente l’assunzione degli stranieri provenienti da quel gruppo di paesi. È stato introdotto un nuovo tipo di permesso – il permesso di lavoro stagionale. Per lavoro stagionale, alla luce delle nuove prescrizioni di legge, si considera il lavoro eseguito per la durata non superiore a 9 mesi nello stesso anno solare, nei settori quali: il turismo, l’agricoltura o l’orticoltura, come parte di attività riconosciute attività stagionali.

Questi permessi vengono attualmente rilasciati dai competenti Uffici Provinciali di Collocamento. La domanda è soggetta a registrazione e ha un costo di 30 PLN. Nella domanda occorre includere informazioni quali la remunerazione proposta per lo straniero, l’orario di lavoro o il monte ore settimanale o mensile previsto, il tipo di contratto come base per l’erogazione della prestazione lavorativa e il periodo di validità del permesso.

La condizione di base per il rilascio del permesso di lavoro stagionale è quella di specificare nel contratto con lo straniero, la remunerazione che non potrà essere inferiore alla retribuzione dei dipendenti che svolgono con lo stesso orario un lavoro un tipo di lavoro comparabile oppure in postazioni di lavoro comparabili.

È possibile ottenere il permesso di lavoro stagionale anche per gli stranieri non provenienti dai paesi sopra menzionati. Solo che in questo caso, sarà necessario ottenere dallo Starosta (Presidente della Giunta Comunale, Sindaco) l’informazione che non è possibile soddisfare le esigenze dell’incarico lavorativo richiesto utilizzando le risorse umane offerte dal locale mercato del lavoro.

I cambiamenti hanno interessato anche le dichiarazioni di intenti di cui sopra, inerenti l’affidamento del lavoro ad uno straniero. La possibilità di ottenere queste dichiarazioni è attualmente prevista solo per quelle tipologie di lavoro che non sono state classificate come lavori stagionali.
Un importante modifica nell’ambito delle dichiarazioni riguardano anzitutto l’implementazione del rifiuto della registrazione, che dopo l’entrata in vigore delle nuove disposizioni verrà emesso mediante il rilascio di una decisione amministrativa. Da una tale decisione si potrà tuttavia fare ricorso, conformemente con le disposizioni del codice di procedura amministrativa.

Un’altra novità importante relativa al rilascio delle dichiarazioni, specialmente da un punto di vista pratico, è la possibilità che avrà lo straniero di poter continuare a lavorare una volta inoltrata la domanda di rilascio del permesso di lavoro presso l’Ufficio della Presidenza del Voivodato. Una volta soddisfatte alcune condizioni riguardanti, tra l’altro, la stipulazione per iscritto del contratto di lavoro, il lavoratore che opera – sulla base della dichiarazione e, per il quale il datore di lavoro avrà deciso di richiedere il permesso di lavoro, avrà la possibilità comunque di continuare a lavorare presso il suo datore di lavoro, in attesa del pronunciamento del Voivoda (Presidente del Voivodato) anche dopo la scadenza del periodo indicato nella dichiarazione.

Autore: Joanna Grześkowiak, avvocato, Bosetti Global Consulting

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