La Confederazione Lewiatan, un’organizzazione imprenditoriale polacca che rappresenta gli interessi dei datori di lavoro in Polonia e nell’Unione Europea, ha preparato una serie di linee guida per i datori di lavoro che li supportano nella protezione dei loro luoghi di lavoro. Cosa consigliano gli esperti in base alle linee guida dell’ispettore sanitario ?
- Contattare il centro sanitario – epidemiologico provinciale [Powiatowa Stacja Sanitarno-Epidemiologiczna] competente per indirizzo del luogo di lavoro e comunicare che si è il datore di lavoro della persona alla quale è stato diagnosticato il virus. Il Centro sanitario – epidemiologico dovrebbe ricontattare l’azienda, ma a causa del carico straordinario di lavoro, si consiglia di sollecitare il contatto.
- Informare i lavoratori sul caso diagnosticato e stabilire chi aveva contatti diretti con la persona infetta nel periodo di presenza dei sintomi della malattia (tosse, febbre, difficoltà respiratorie).
La quarantena – chi riguarda e come organizzarla?
- Segnare i dipendenti che hanno avuto contatti con la persona infetta, tenendo comunque presente che:
- il Centro sanitario – epidemiologico definirà il periodo preciso in cui il contatto era pericoloso e chiederà di limitare la lista soltanto alle persone che avevano contatti con il malato,
- saranno utili le informazioni sul tipo del contatto (per esempio: incontro, lavoro nella stessa stanza, pranzo consumato assieme, uso della stessa mensa, bagno ecc.).
- Nella lista da preparare per il Centro sanitario – epidemiologico devono essere riportate le seguenti informazioni: nome e cognome, indirizzo di residenza, numero di telefono (meglio se cellulare) eventuali altri dati per contatto, descrizione della forma del contatto con la persona infetta.
- Inviare tempestivamente la lista con tutti questi dati al Centro sanitario – epidemiologico competente, unitamente alle informazioni sulle misure di protezione adottate.
- Una volta ricevuta la lista il Centro sanitario – epidemiologico valuterà il rischio derivante dal tipo di contatti e deciderà sull’eventuale quarantena domiciliare da imporre alle persone individuate. Il Centro sanitario – epidemiologico le contatterà direttamente. Il periodo di quarantena consigliato dura 14 giorni dall’ultimo contatto con la persona infetta. In quarantena devono essere messi tutti i familiari delle persone individuate.
- Provvedere alla disinfestazione preventiva degli ambienti di lavoro. La disinfestazione deve essere affidata da ditte esterne, a pagamento, perché il Centro sanitario – epidemiologico non offre alcun sostegno in tal senso.
- Da valutare anche la chiusura degli ambienti di lavoro o la riduzione al minimo indispensabile della presenza dei dipendenti e il passaggio al lavoro remoto, almeno fino al termine degli interventi di disinfestazione. Le persone che avevano il contatto diretto con la persona infetta e loro familiari devono essere messi in quarantena domiciliare ancora prima di ricevere la decisione del Centro sanitario – epidemiologico.
- Da valutare se offrire un sostegno alle persone in quarantena domiciliare per quanto riguarda la fornitura di articoli alimentari o di altri prodotti di prima necessità. Il Centro sanitario – epidemiologico ammette la consegna a domicilio evitando però ogni contatto personale.
- Informare i dipendenti dell’obbligo di misurazione della temperatura e del controllo della presenza dei sintomi. In presenza dei sintomi i dipendenti devono contattare immediatamente i servizi competenti, presentarsi al Centro sanitario – epidemiologico per fare un tampone o recarsi al reparto ospedaliero di malattie infettive.
- Accertarsi se tutti i dipendenti hanno ricevuto il seguente comunicato: PERSONE CHE NON HANNO SINTOMI NON DEVONO FARE IL TAMPONE. Saranno rimandate a casa senza il test, ma così aumentano il rischio di essere contagiate.
- Le persone non individuate per essere sottoposte alla quarantena non devono astenersi dai contatti con gli altri o limitare tali contatti con i loro familiari. Comunque, per garantire la sicurezza, conviene raccomandare loro di adottare le adeguete misure preventive. Non sono però obbligate ad informare asili nido, scuole o altre istituzioni.
- Secondo il Centro sanitario – epidemiologico il sapone e l’acqua distruggono il rivestimento lipidico del virus e quindi lo neutralizzano in modo efficace. Le persone che rispettano le raccomandazioni igieniche riducono notevolmente il rischio di infezione.
Chi informare e in che modo?
- Da valutare se informare contraenti ed altre istituzioni che collaborano con l’azienda, specialmente quelle che hanno partecipato agli incontri con i dipendenti aziendali, ricordando comunque che il rischio deriva soltanto da contatti diretti con la persona infetta.
- Le informazioni devono essere trasmesse in modo concreto, evitando eventuali fraintendimenti o il rischio di interpretazioni errate.
Preparato in base alla fonte: Confederazione Lewiatan, www.businessinsider.pl
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