A partire dal mese di luglio 2019 i contribuenti, invece di inviare la dichiarazione IVA e il file JPK, comunicheranno alle autorità fiscali le proprie contabilizzazioni dell’IVA sotto forma di file unico JPK_VAT. L’ambito dettagliato dei dati per il nuovo JPK_VAT non è ancora stato precisato.
Gli autori del progetto sostengono che i nuovi regolamenti contribuiranno a rendere più efficienti e velocizzare le procedure di controllo da parte delle autorità fiscali. Le autorità, disponendo di dati finanziari sotto forma di file JPK uniformi e del Registro Centrale di Fatture, creato in seguito all’applicazione dell’emendamento, saranno in grado di combattere con più efficacia l’evasione fiscale – in particolare inerente l’emissione di fatture fittizie e le frodi c.d. “a giostra”.
Tuttavia, va sottolineato che nel caso di molti contribuenti, questi cambiamenti comporteranno la necessità di introdurre ulteriori cambiamenti nei propri sistemi di contabilità, che molto spesso si traducono in una ulteriore maggiorazione dei costi di gestione.
Il progetto prevede inoltre nuove sanzioni amministrative, che occorre valutare come fatto decisamente negativo. Le modifiche proposte sanzioneranno eventuali errori e incongruenze che potranno essere rilevate nel registro IVA inviato sotto forma di file JPK. Per ogni singolo errore è prevista una sanzione amministrativa di 500 PLN. La sanzione verrà inflitta qualora il contribuente, entro 14 gg dalla data del richiamo, non provvederà ad eliminare le irregolarità segnalate. Ovviamente, il regolamento non specifica quali tipi di errori saranno punibili con la sanzione. Sfortunatamente, nella forma attuale potranno essere punite anche le più piccole carenze che non avranno alcun impatto sul calcolo delle tasse. Nel caso dei contribuenti, i cui registri sono spesso costituiti da parecchie migliaia di posizioni, i nuovi regolamenti possono imporre la necessità di apportare laboriose correzioni o pagare persino penalità –la multa di 500 PLN va ricordato riguarda ogni singolo errore commesso. Alla inaffidabilità e difettosità del JPK_VAT ora si aggiungono anche nuove sanzioni penali fiscali.
Occorre inoltre valutare negativamente anche l’introduzione dell’obbligo di informare il cliente da parte del venditore che utilizza la cassa fiscale, in merito agli obblighi derivanti dal suo utilizzo in relazione all’emissione e consegna dello scontrino fiscale o della fattura ad ogni operazione di vendita. In linea di principio, il nuovo obbligo è quello di aumentare la consapevolezza dei consumatori – in pratica invece, sembra che questa sia essere una formalità inutile.
Autore: Adriana Zobniów, capo contabile, Bosetti Global Consulting