Il Parlamento Europeo intende introdurre alcune modifiche di legge relative al trasporto di rifiuti nell’Unione europea. Vale la pena di saperne di più.
Modifiche previste
Il Parlamento Europeo spinge affinchè vengano inasprite le norme in materia di trasporto di rifiuti, in vigore in tutta l’Unione europea. Il Parlamento Europeo ha adottato una posizione interlocutoria che permetterà di negoziare con i governi di tutti gli stati dell’Unione Europea nell’ambito del varo di una nuova normativa in materia. La prevista introduzione delle nuove norme mira in primo luogo a modificare le procedure dell’Unione e le misure di controllo che attualmente riguardano il trasporto di rifiuti. Le esportazioni di rifiuti dall’Unione Europea al di fuori del suo teritorio nel 2020 sono state pari a 32,7 milioni di tonnellate, ovvero al 16% del commercio mondiale di rifiuti. Inoltre, ogni anno circa 67 milioni di tonnellate di rifiuti vengono trasferite da uno stato membro dell’UE ad un altro.
L’obiettivo principale delle modifiche
L’esportazione di rifiuti dei paesi membri dell’UE, sia al suo interno che al fuori di essa, avviene su vasta scala. Il Parlamento europeo intende pertanto apportare alcune modifiche al riguardo. L’obiettivo principale è quello di aumentare il livello di tutela ambientale e di protezione della salute, e di ridurre l’impatto negativo del trasporto dei rifiuti sull’ambiente naturale. Le modifiche previste prevedono il divieto di trasporto all’interno dell’Unione Europea di tutti i rifiuti destinati allo smaltimento. Sono previste eccezioni in casi pienamente giustificati.
Esportazione nei paesi dell’OCSE
Le nuove norme dovrebbero vietare l’esportazione di rifiuti pericolosi dall’Unione Europea verso tutti i paesi che non fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Invece, il trasporto di rifiuti di altro tipo, sarà autorizzato solo nei paesi che acconsentiranno a tali pratiche, a condizione che siano in grado di trattare in modo sostenibile i rifiuti forniti. Si prevede inoltre di vietare il trasporto di rifiuti di materie plastiche verso paesi non aderenti all’OCSE e di limitare le esportazioni verso i paesi OCSE, possibilmente nell’arco dei prossimi quattro anni.
Valutazione del rischio
In tutta l’Unione Europea è prevista l’introduzione di un meccanismo basato sulla valutazione dei rischi. Questa soluzione dovrebbe facilitare il controllo dei trasporti di rifiuti all’interno dell’Unione Europea. I controlli effettuati dovrebbero riguardare in primo luogo aspetti quali la rilevazione dei rifiuti trasportati illegalmente e l’eventuale prevenzione di tali pratiche. La relazione del Parlamento europeo sulle modifiche previste è stata adottata a maggioranza di 594 voti. Solo 5 persone si sono opposte e 43 si sono astenute. Il Parlamento Europeo ha adottato un atteggiamento fermo per quanto riguarda i colloqui con i paesi dell’Unione Europea in materia di esportazione di rifiuti.
Vantaggi derivanti dalla modifica
La relatrice Pernille Weiss ha indicato i vantaggi derivanti dall’attuazione delle modifiche previste. La trasformazione dei rifiuti in risorse nell’UE consentirà una migliore tutela dell’ambiente naturale e una maggiore competitività. L’attuazione delle nuove norme mira anche a combattere la criminalità legata al trasporto di rifiuti all’interno e all’esterno dell’Unione Europea. La soluzione migliore sarebbe quella di realizzare l’economia circolare. L’Unione Europea intende perseguire questo obiettivo attraverso un progressivo divieto di esportazione dei rifiuti derivati da plastica.
Presentazione della proposta
La proposta di modifica della normativa dell’Unione Europea è stata presentata dalla Commissione europea il 17 novembre 2021. Essa riguardava in primo luogo la scala del traffico di rifiuti. Tuttavia, contiene anche informazioni relative alla definizione delle procedure necessarie e dei misure di controllo legate al trasporto di rifiuti. Le procedure e le misure di controllo previste dipendono da fattori complementari, come l’origine dei rifiuti, la loro destinazione e l’itinerario del trasporto. Si tiene conto anche di aspetti quali il tipo di rifiuti e il modo in cui vengono trattati.