Nuove classi energetiche degli edifici verranno introdotte sulla base delle norme che sono attualmente in fase di consultazione. Per avere maggiori informazioni su questo argomento, vale la pena di leggere questo articolo.
Efficienza energetica degli edifici
Il governo, nel quadro dell’attuazione di una direttiva UE, ha affrontato la questione della regolamentazione dell’efficienza energetica degli edifici. Il progetto del relativo decreto attuattivo, elaborato dal Ministero dello Sviluppo e della Tecnologia, è stato sottoposto a consultazioni. Le classi energetiche degli edifici devono ricalcare le etichette energetiche. La loro scala va da A+ a G e la nuova classificazione sostituirà quella precedente, esistente sotto forma del cosiddetto cursore. La classe G si applicherà agli edifici aventi le qualità energetiche peggiori, mentre la A+ a quelli migliori. L’attestato di efficienza energetica di un edificio dovrà includere informazioni sia sul suo fabbisogno energetico che sulle emissioni inquinanti da esso prodotte.
Il nuovo metodo di determinazione dell’efficienza energetica
Le nuove classi energetiche degli edifici rientrano in una proposta elaborata sulla base delle esperienze maturate dall’Agenzia Polacca per il Rispetto dell’Energia e dell’Agenzia Nazionale per il Rispetto dell’Energia. Le modifiche previste devono essere introdotte il più rapidamente possibile. È inoltre emersa la necessità di digitalizzare la certificazione energetica degli edifici e di eseguire audit energetici. Le consultazioni sociali in corso tengono conto anche dell’efficienza dei sistemi di riscaldamento rispetto alle classi energetiche degli edifici in cui sono collocati.
Possibilità di termomodernizzazione
Con l’introduzione delle nuove classi energetiche degli edifici, sarà possibile individuare gli edifici aventi le qualità energetiche peggiori e effettuare modernizzazioni termiche, il che senz’altro migliorerà l’efficienza energetica. Le modifiche previste permetteranno di portare l’efficienza energetica di un edificio di classe G a standard più elevati, riducendo la “povertà energetica” e facendo aumentando i benefici da ciò derivanti, sia economici che sociali. Si stima che sul territorio della Polonia oltre 1,7 milioni di edifici non dispongano affatto di pareti isolate, mentre altri 347.000 abbiano un isolamento termico molto scarso. Le termomodernizzazioni comportano numerosi vantaggi. Innanzitutto, fanno lievitare il valore dell’edificio e consentono agli inquilini di risparmiare in modo considerevole.
Compromesso raggiunto
Alcuni paesi erano contrari alla riforma proposta dall’UE. Si è quindi deciso di attenuare il principio del rinnovo obbligatorio dell’immobile, con il risultato di essere giunti ad un compromesso. Le eccezioni riguardano le seguenti situazioni:
- prezzi elevati dei materiali isolanti
- impossibilità di ristrutturare per motivi tecnici
- mancanza di personale qualificato.
È stato stabilito che le deroghe possono essere applicate fino al 2037 e possono riguardare solo il 22% dei beni immobili. Inoltre, le strutture residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033. Invece, gli edifici non residenziali e quelli di uso pubblico dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2027 e quella D entro il 2030.
Emissioni zero
Le proposte di modifica indicano inoltre la necessità di realizzare impianti a emissioni zero a partire dal 2028. Ciò significa eliminare l’uso di combustibili fossili per il riscaldamento degli edifici, gas compreso. Si prevede di imporre l’obbligo di utilizzare fonti di energia rinnovabili e del calore di scarto. A partire dal 2028, tutte le abitazioni dovrebbero essere dotate di impianti fotovoltaici. A partire dal 2032, invece, gli edifici residenziali dovrebbero essere soggetti a modernizzazione termica. I sistemi di riscaldamento a combustibili fossili dovrebbero essere gradualmente eliminati entro il 2035, al più tardi entro il 2040. Solo monumenti e altri edifici protetti saranno esclusi dalle nuove norme.
