Il Consiglio dei Ministri ha adottato il cosiddetto “Deal” polacco. All’ultimo minuto è stata aggiunta una nuova tassa sulle società di capitali e sui gruppi di capitali soggetti al consolidamento fiscale, che verrà applicata già dal 2022.
La nuova tassa riguarda quelle società e gruppi di capitali che denunciano una perdita nella dichiarazione dei redditi annuale o la cui quota di reddito nei ricavi è pari o inferiore all’1%. Essa concerne sia società registrate in Polonia sia stabilimenti polacchi di imprenditori stranieri. Essa riguarderà solo i redditi e i ricavi generati da attività operative.
La tassa sarà pari allo 0,4% dei ricavi delle società più il 10% dei pagamenti passivi in eccesso (si tratterrà tra l’altro dei costi di finanziamento del debito nonché di valori immateriali non ammortizzati e diritti legali – ad esempio interessi eccessivi sui prestiti, commissioni eccessive inerenti l’utilizzo dei marchi commerciali, commissioni eccessive per i servizi di gestione).
Secondo gli annunci del Governo, la nuova tassa non graverà sugli investitori e non ridurrà l’attrattiva degli investimenti in Polonia. A questa tassa non saranno soggette le aziende che sostengono reali spese di investimento. La proposta non porterà ad una doppia imposizione. Dall’imposta minima, verrà detratta l’imposta CIT [l’imposta sul reddito dalle persone giuridiche] pagato in Polonia – pertanto le aziende che effettivamente pagano le tasse in Polonia, non la pagheranno.
Inoltre, recependo le critiche alle soluzioni originarie in materia di assicurazione sanitaria, il Governo introdurrà alcune modifiche alla flat tax e all’imposta forfettaria sui ricavi.
Nel caso della flat tax, il contributo sanitario sarà del 4,9% anziché il 9% precedentemente proposto. Il carico aumenterà quindi, ma non così drasticamente come ipotizzato inizialmente. Ad esempio, per un imprenditore con un reddito di 10.000 PLN il contributo mensile del 4,9% ammonterà a 437.29 PLN (invece con il 9% verrebbe 803,19 PLN) mentre attualmente ammonta a 53,03 PLN, il che significa un aumento reale.
Nel caso di contabilità forfettaria sui ricavi, l’importo del contributo sanitario dipenderà dal reddito annuo e dalla retribuzione media. Ad esempio, per un imprenditore con un reddito annuo fino a 300.000 PLN, il contributo ammonterà a circa 500 PLN.
Riamangono invece senza variazioni gli imprenditori che pagano le tasse secondo principi generali, ovvero col contributo del 9%, senza possibilità di detrazione fiscale e senza la cosiddetta esenzione per la classe media. L’onere verrà parzialmente ricompensato aumentando l’importo esente da imposte. Nel caso dei dipendenti le regole saranno le medesime, ma in più i dipendenti potranno usufruire dell’esenzione prevista per la classe media.
Autore: Jacek Wilczewski, legale