L’attuale periodo di programmazione porta con sé cambiamenti sia per quanto riguarda il sostegno agli investimenti concernenti le fonti energetiche rinnovabili sia perché deve far fronte a rivoluzionari cambiamenti dei principi che regolano i sostegni operativi.
La legge emanata il 20 febbraio 2015 sulle fonti energetiche rinnovabili (G.U. 2015, pos. 478) introduce un concetto rivoluzionario per l’erogazione degli aiuti che è il risultato di quasi quattro anni di discussioni e lavori legislativi.
Il nuovo sistema di sostegno è competitivo e funzionerà sulla base del principio dell’asta, durante la quale gli impianti di OZE (fonti energetiche rinnovabili) entreranno in competizione per l’ottenimento degli aiuti pubblici. E questi verranno stanziati sotto forma di contributo ad ogni Mwh di energia prodotta.
In linea di principio, i nuovi strumenti saranno disponibili a partire dal 01.01.2016. A metà anno del prossimo 2016 ci si può aspettare una prima asta a seguito della quale gli impianti vincenti con potenze erogate superiori a 500 kW potranno ottenere sostegni sotto forma di sovvenzione che coprirà la differenza fra il prezzo aggiudicato durante l’asta e quello di mercato. Mentre per gli impianti inferiori a 500 kW verrà garantito l’acquisto del volume messo all’asta al prezzo di aggiudicazione da parte di un c.d. Venditore Vincolato.
Le aste dovranno essere tecnologicamente neutrali, e l’unico criterio valido per la selezione delle offerte sarà il prezzo unitario al MWh. Per poter partecipare all’asta gli impianti aventi diritto dovranno soddisfare il requisito della prontezza del progetto, intesa ad esempio come il possesso dei permessi richiesti, ovvero della versione definitiva del permesso di costruire, dei requisiti e del contratto di allacciamento alla rete di distribuzione.
A cavallo del 2015 e 2016 è prevista un’asta di prova che permetterà di verificare il funzionamento del nuovo sistema e fungerà da risposta del mercato ai presupposti della nuova normativa.
Sostegno finanziario per gli OZE (fonti energetiche rinnovabili)
I fondi europei per gli investimenti finalizzati allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili sono stati allocati nei rispettivi programmi nazionali e regionali. Nel caso di sostegno degli investimenti, i cambiamenti non sono poi così rivoluzionari e si iscrivono nelle tendenze generali che caratterizzano i principi di concessione dei sostegni nel periodo 2014–2020. I suddetti supporti pubblici vengono concessi per investimenti basati sull’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, ma anche per l’ammodernamento d’impianti energetici tradizionali (la c.d. termo-modernizzazione)
Una differenza importante consiste nel fatto che l’attuale linea di demarcazione è basata sulla potenza installata dell’unità erogatrice e non più come prima, sul valore dell’investimento. I cambiamenti riguardano anche la forma del sostegno – non in tutte le regioni i Richiedenti potranno beneficiare del contributo a fondo perduto.
In ognuno dei 16 Programmi Operativi Regionali sono stati individuati degli assi prioritari, nell’ambito dei quali si prevedono misure di sostegno per la produzione e distribuzione dell’energia con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Uno degli obiettivi prioritari del presente periodo è quello d’innalzare l’efficacia energetica che si ottiene col sostegno degli investimenti e di generare maggiori risparmi nella produzione d’energia.
Nel caso invece degli strumenti a livello nazionale, il contributo potrà essere richiesto nell’ambito del Programma Operativo – Infrastruttura e Ambiente (POIiŚ), come anche nei programmi realizzati dal Fondo Nazionale di Protezione dell’Ambiente e dell’Economia Idrica (NFOŚiGW).
Nell’ambito del Programma POIiŚ, i fondi a cui possono attingere le imprese, sono stati allocati per promuovere la produzione e distribuzione di fonti energetiche rinnovabili OZE (la misura 1.1.) e per promuovere l’efficacia energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili OZE (la misura 1.2.).
Per quanto riguarda invece il sostegno dal fondo NFOŚiGW, gli imprenditori potranno beneficiare del contributo concesso nell’ambito del programma BOCIAN (CICOGNA).
Uno dei limiti indiscutibili dell’attuale regolamento a livello nazionale è il fatto che molte forme di sostegno previste al giorno d’oggi non sono a fondo perduto.
V’invitiamo pertanto a consultarci individualmente per preparare un analisi delle possibilità per i Vostri piani d’investimento.