La Commissione europea ha pubblicato un importante pacchetto di raccomandazioni relative alle fonti energetiche rinnovabili (FER). Le nuove linee guida mirano ad armonizzare l’introduzione nelle aste di criteri non economici, facilitare l’individuazione delle aree destinate allo sviluppo accelerato delle FER e ad accelerare le procedure di autorizzazione. Si tratta di un passo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi della strategia energetica dell’UE fissati per il 2030.
Armonizzare criteri diversi dal prezzo nelle aste
La Commissione europea sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’obiettività nell’introduzione di criteri non economici nelle aste per le FER. I documenti della Commisione europea sono conformi alle disposizioni del regolamento Net-Zero Industry Act (NZIA) recentemente adottato. Gli Stati membri devono evitare pratiche non trasparenti che potrebbero limitare la concorrenza tra gli investitori. È fondamentale utilizzare indicatori quantitativi che riducano al minimo il rischio di un aumento dei costi di supporto.
Sanzioni previste per i Ritardi e Indicizzazione dei Prezzi
La Commissione europea raccomanda l’introduzione di meccanismi di sanzioni pecuniarie per i ritardi nella realizzazione dei progetti FER, al fine di garantire la loro tempestiva portata a termine. Per quanto riguarda l’indicizzazione dei prezzi nelle aste, la CE suggerisce che gli stati membri dell’UE debbano prendere in considerazione la sua introduzione, in particolare quando per le aziende è difficile o costoso fornire garanzie finanziarie. Sebbene l’NZIA non imponga l’indicizzazione obbligatoria, Bruxelles suggerisce che, nei casi in cui venisse introdotta, dovrebbero essere applicate sanzioni più severe per la mancata realizzazione dei progetti.
Razionalizzare le procedure di autorizzazione
Uno degli obiettivi principali delle nuove linee guida è quello di accelerare le procedure di concessione delle autorizzazioni per i progetti FER. La Commissione europea sottolinea la necessità di stabilire scadenze chiare e brevi per tutte le fasi della procedura di rilascio delle autorizzazioni. Gli Stati membri devono inoltre garantire un coordinamento efficace tra i diversi livelli amministrativi e l’introduzione di punti di contatto centralizzati per semplificare e accelerare le procedure amministrative.
Designare zone speciali FER
Le nuove linee guida sono collegate alla Direttiva RED III, che rende obbligatoria la designazione delle Aree di Accelerazione delle Rinnovabili (Renewable Acceleration Areas – RAA). I progetti realizzati in queste zone potranno contare su procedure semplificate, compresa la rinuncia alla valutazione singola dell’ impatto ambientale. Entro il 21 febbraio 2026 gli Stati membri devono indicare queste zone, sulla base dei criteri del minimo impatto ambientale e delle elevate potenzialità tecnologiche.
L’attuazione delle linee guida in futuro
Sebbene le nuove linee guida della Commissione europea non siano giuridicamente vincolanti, la loro effettiva attuazione può accelerare in modo significativo lo sviluppo delle FER nell’Unione Europea. La Commissione suggerisce di includere i rapporti sulla loro attuazione nei Piani nazionali (per l’Energia per il Clima (PNIEC). Se gli Stati membri non seguiranno queste raccomandazioni, la Commissione europea potrebbe proporre in futuro regolamenti più severi per garantire il raggiungimento dell’obiettivo del 42,5% di energie rinnovabili entro il 2030.
Le nuove linee guida comunitarie hanno le potenzialità per sostenere in modo significativo gli investimenti nelle FER, contribuendo allo sviluppo energetico sostenibile dell’Unione Europea. Tuttavia, il successo di queste iniziative dipenderà dalla loro piena ed efficace attuazione da parte degli Stati membri, il che consentirà di raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici ed energetici per i prossimi anni.
