La storia della continua crescita dell’azienda ebbe inizio nei secoli scorsi, come testimoniano le fotografie risalenti al 1895, ed oggi fiorente fornitore di parti metalliche per elettrodomestici e automotive.
L’investimento in Polonia è stato un passo importante nella mappa dello sviluppo del pittoresco gruppo di Tione di Trento. Parliamo con Attillio Girardini della storia del successo, del destino mutevole, del lavoro con i polacchi e dei piani per il futuro..
L’azienda Italmetal è specializzata nella produzione di una vasta gamma di elementi in lamiera, trasformando i rotoli grezzi, con l’utilizzo di tecniche di tranciatura, piegatura e imbutitura con l’ausilio di presse meccaniche e oleodinamiche, stampi a blocco, passo e transfert . I componenti prodotti sono destinati principalmente alle aziende operanti nel settore dell’Eldom (75%) e Automotive (18%). – I più grandi player del settore eldom vengono assistiti praticamente in tutte le categorie di prodotto – cottura, lavaggio, refrigerazione come anche Tier 2 per automotive, soprattutto per quanto riguarda le sospensioni e parti frenanti. – afferma Attilio Girardini.
La famiglia Girardini e la storia dell’azienda
La casa madre nasce nel dopoguerra come fucina per lavorazioni a caldo, ma le radici risalgono ai secoli scorsi. Verso gli anni ’60 si cambia gradualmente la produzione da stampaggio a caldo allo stampaggio a freddo e costruzione di stampi. Nella continua e graduale crescita l’azienda si amplia come immobili, macchinari e persone. Nel 2000 acquisisce un fornitore strategico di verniciatura a polveri e fa sua questa nuova tecnologia fino a costruirsi un nuovo impianto moderno dedicato alla verniciatura. Nella stessa azienda avviene quindi la costruzione di stampi, lo stampaggio, la saldatura e la verniciatura, oltre ad altre lavorazioni personalizzate inerenti la lamiera, la dove richiesto.
II difficile sta nel cominciare
L’investimento in Polonia è stato pianificato dal 2000; la motivazione per questo passo è stata la presenza di Whirlpool e le sue esigenze nell’acquisto di componenti metallici. Ma la situazione nel frattempo, come spesso accade nella vita e negli affari, si è rivelata dinamica.
Fabrizio Bosetti ci ha convinti a investire nella provincia della Bassa Slesia, piuttosto che a Mielec, come inizialmente previsto. Qui stava già producendo la Polar (gruppo Nocivelli), con la quale abbiamo stipulato un contratto per la ristrutturazione e ammodernamento dell’attrezzatura (l’accordo prevedeva il rilevamento dell’attrezzatura e circa 100 dipendenti ). – risponde il sig. Girardini.
Tuttavia, la Polar, in seguito al crollo del gruppo Brandt, va in fallimento. Il contratto, già accettato dal Ministero, rimane in attesa. Un player così potente come la Whirpool, decide di acquistare l’azienda Polar, ma purtropp gli accordi con la Girardini non sono più validi.
Solo dopo 3 anni di incertezze viene presa una decisione – la Italmetal consolida le formalità e inizia ad operare nella Zona Economica Speciale di Wałbrzych a Jelcz Laskowice con un nuovo stabilimento per lo stampaggio lamiera e manutenzione stampi. – Iniziamo a produrre il 19 aprile 2004 con una squadra di sole 8 persone! – ricorda Attilio Girardini. Per quanto riguarda il capitale italiano, in quel territorio eravamo i primi e si può ben dire che abbiamo maggiormente contribuito a creare un vero mercato di lavoratori specializzati, spesso in grado di comunicare in lingua italiana. Poi sono arrivate altre aziende.
Lavoro con i Polacchi
I nostri inizi sono un buon esempio di lavoro di squadra per entrambe le parti. Oggi non ci sarebbe la Italmetal se non fosse per i lavoratori polacchi che per quasi tre anni osservavano attentamente il nostro lavoro e imparavano la produzione presso i nostri stabilimenti in Italia. Il progetto veniva supportato anche da un team di specialisti italiani. Ricordo soprattutto il contributo di persone come il sig. Oscar Tarzariol, Daniele Ballardini e Lorenzo Bonata, i quali erano sempre presenti oltre alla mia persona. – racconta il sig. Girardini.
Nel primo anno, Italmetal si era concentrata sulla produzione per Whirlpool, che ha permesso all’azienda di crescere lentamente ma stabilmente. Il grande passo avanti è stato nell’anno 2006 e 2007, quando furono ampliati il parco macchine e le dimensioni dell’impianto, da 4.000m² a 10.000 m². In quegli anni, non c’erano ancora grossi problemi a trovare le persone giuste per lavorare nei reparti di produzione e nelle posizioni chiave di gestione. Negli anni 2012 e 2013, Italmetal continuava la sua crescita territoriale. Questa volta di altri 10 mila m ² circa, grazie all’avviamento del nuovo stabilimento situato vicino al primo. L’azienda ha iniziato altresì la costruzione di stampi, per il settore lamiera, avvalendosi di maestranze italiane e formando persone polacche ben disposte a crescere dal punto di vista professionale. La costruzione degli stampi comporta manodopera molto qualificata e motivata, oltre a macchinari tecnologicamente avanzati (CNC + CAD/CAM). Hanno inoltre creato qualche figura di progettista stampi che non è facile da trovare in Polonia.
Cosa pensa il Presidente del Gruppo circa il lavoro impostato sul “crocevia” delle culture?
– Posso affermare che questa è una buona cooperazione. Le nostre culture sono abbastanza simili. Devo ammettere che è nelle donne polacche che io vedo un enorme potenziale imprenditoriale e decisionale. Non a caso a dirigere gli stabilimenti polacchi abbiamo scelto una donna- la signora Aleksandra Adaszewska. – sottolinea Girardini
Oggi Italmetal conta 350 dipendenti, vanta 48 milioni di Euro di entrate realizzate nell’ultimo anno e produce 75 milioni di componenti. L’80% della produzione è venduta in Polonia, il 18% viene esportato in Europa, nei paesi come la Germania, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Inoltre, il 2 % viene esportato fuori dall’Unione europea, verso il mercato cinese e turco.
Lo stabilimento di Jelcz è una fabbrica moderna equipaggiata con macchine SERVO dell’ultima generazione, con automazione medio/alta, toolshop all’avanguardia per la costruzione di stampi per uso interno e vendita.
– Negli anni 2016-17, per far fronte alle commesse che continuavano ad arrivare, abbiamo aumentato i nostri magazzini, le capacità produttive e il parco macchine per quanto concerne le presse. Attualmente stiamo finalizzando un ulteriore ampliamento degli investimenti con la costruzione di un nuovo capannone di produzione di 4.000. m² e inserimento di linea tandem di 5 presse da 400 ton e una nuova pressa servo da 630 ton. Abbiamo programmi di ulteriore sviluppo, in special modo nel settore produttivo automotive. – afferma Attilio Girardini.