Nel marzo 2023 è avvenuto il primo volo di un aereo alimentato da una cella a combustibile a idrogeno. Si tratta di un momento che può essere considerato una pietra miliare. Senza dubbio si tratta di un grande successo per la start-up californiana, ma è troppo presto per dichiarare l’alba dell’era dell’aviazione “verde”. Vale la pena ricordare anche altre tecnologie che gli scienziati stanno sviluppando rapidamente. Si tratta ad esempio di aerei elettrici e dei SAF (carburanti sostenibili per l’aviazione).
L’inizio della decarbonizzazione dell’aviazione
Sono passati pochi mesi dal primo volo di un aereo a celle a combustibile a idrogeno. Questo avvenimento può essere considerato l’inizio della decarbonizzazione dell’aviazione. Per il test è stato utilizzato un velivolo Dasha 8-300 modificato. Sono state apportate le modifiche necessarie, grazie a cui è stato possibile usare questo carburante innovativo.
I serbatoi per celle a combustibile a idrogeno assomigliano a contenitori cargo. Essi si trovano all’interno dell’aereo. Un vantaggio innegabile è il loro funzionamento semplice e non problematico. Un vantaggio innegabile consiste anche nel fatto che non siano necessarie modifiche significative all’infrastruttura aeroportuale.
I contenitori di idrogeno possono essere trasportati non solo su camion, ma anche in ferrovie e con navi. Tuttavia, un ruolo fondamentale è svolto dalla struttura del motore dell’aereo. Sono necessarie numerose modifiche per fare in modo che l’idrogeno sostituisca il carburante convenzionale per l’aviazione. Al momento è impossibile dire quando una simile soluzione div entera comune. I lavori per migliorare questa tecnologia sono in corso.
Come si è svolto il primo volo dell’aereo a idrogeno?
Il progetto Universal Hydrogen è stato un successo. A marzo, l’aereo Saetta McQueen ha effettuato un volo sopra l’aeroporto internazionale di Grant County a Moses Lake, nello Stato di Washington, sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Il volo è durato solo 15 minuti e l’apparecchio ha utilizzato circa 30 kg di idrogeno.
La start-up del settore dell’aviazione ha in programma una vera e propria rivoluzione. L’azienda ha in programma di adattare 75 aerei regionali per farli funzionare con celle a combustibile a idrogeno. Se tutto andrà secondo i piani, saranno offerti voli a corto raggio (tra Chicago, Philadelphia e Toronto).
L’alimentazione degli aerei con l’idrogeno è soggetta a limitazioni che, al momento, non è chiaro come eliminare. Per questo motivo non è possibile viaggiare su lunghe distanze. Può darsi che la situazione cambi nei prossimi anni, poiché nuove soluzioni sono allo studio degli scienziati. Il tutto con l’obiettivo di ridurre al minimo (e in futuro azzerare) nell’aviazione l’uso delle fonti energetiche convenzionali.
L’idrogeno è il carburante del futuro?
Tutto sta ad indicare che l’idrogeno sia il carburante del futuro. Perché? Innanzitutto perché esso può essere prodotto per elettrolisi dall’acqua e dall’anidride carbonica presenti nell’aria. Si presuppone quindi l’utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. È importante sapere che le celle a combustibile a idrogeno offrono un’ampia gamma di applicazioni. Si tratta di un’opportunità non solo per l’aviazione, ma anche per il trasporto stradale, ferroviario e fluviale.
Già alla fine del 2023 sono emersi i primi progetti di aerei a idrogeno e ibridi. Si tratta di macchine di piccole dimensioni (19 e 30 posti passeggeri) che non emettono anidride carbonica nell’ambiente. La loro autonomia dovrebbe raggiungere circa 370 km (200 miglia). Particolare attenzione meritano anche le notevoli emissioni di rumore (fino al 70%). Se tutto andrà bene, gli aerei saranno pronti nel 2035.
E gli aerei elettrici?
L’aereo elettrico biposto Pipistrel Alpha Electro ha superato con successo i test. È piccolo e leggero, ideale per i voli di addestramento. La sua autonomia è di circa 140 km. Tuttavia, è impossibile dire se verranno costruite macchine ad alimentazione elettrica più grandi. L’ostacolo principale è il peso elevato delle batterie.
Gli aerei lettrici di grandi dimensioni finirebbero per essere molto pesanti. Per questo motivo, il lavoro sulla tecnologia di un carburante per l’aviazione sostenibile (SAF) è diventato una priorità. Viene prodotto, tra l’altro, da idrogeno verde o biomassa. È adatto sia per le installazioni degli aerei che per le infrastrutture aeroportuali. Lo svantaggio maggiore, tuttavia, è il prezzo elevato.