Dal 1 gennaio 2021 il Ministero delle Finanze introdurrà un nuovo sgravio fiscale per la cosiddetta “robotizzazione”. Il governo ritiene che servirà a sostenere lo sviluppo della robotizzazione industriale all’interno delle imprese. Secondo i presupposti, sarà simile allo sgravio (R&S) già esistente per la ricerca e lo sviluppo.
Questa preferenza fiscale deve essere introdotta nelle disposizioni di legge relative alle imposte sui redditi PIT(IRPEF) e CIT (IRPEG), tuttavia non è stata ancora presentata una specifica proposta di modifica della normativa. Il Ministero delle Finanze afferma che, in base alle ipotesi preliminari, un imprenditore che svolge attività industriali (di produzione) avrà diritto a una detrazione aggiuntiva del 50% dei costi di robotizzazione. Lo sgravio è inizialmente valido per 5 anni (dal 1 gennaio 2021).
Il Ministero delle Finanze ha sviluppato delle norme per l’agevolazione sulla base di regole simili a quelle attualmente in vigore per lo sgravio R&S. L’agevolazione per la robotizzazione è da liquidare su base annua presentando apposito allegato alla dichiarazione dei redditi annuale.
Un ulteriore presupposto prevede l’adozione della definizione di robot industriale in conformità allo standard ISO 8373: 2012 (con ulteriori 4 condizioni, tra cui la cosiddetta interconnettività).
Un altro presupposto importante è che saranno riconosciuti come costi ammissibili di preferenza: i costi di acquisto di nuove macchine e unità periferiche; il costo delle attività immateriali necessarie per una corretta messa in servizio e per la messa in servizio dei robot industriali; i servizi di formazione acquisiti in relazione ai robot industriali; i costi di locazione finanziaria per l’acquisto di robot industriali.
In questo modo, le autorità si propongono di incoraggiare potenziali industriali a investire nello sviluppo delle loro imprese.
Autrice: Adriana Zobniów, capa contabile, Bosetti Global Consulting
