La nuova classifica della società americana di consulenza la A.T. Kearney sorprende con il grande ritorno dei paesi sviluppati. Sono proprio loro a dominare la lista delle 25 destinazioni le più interessanti per gli investitori stranieri.
La classifica della A.T. Kearney viene realizzata annualmente e si basa sulle opinioni di 500 manager di società globali che classificano i mercati in grado di attirare il maggior numero di investimento nei prossimi tre anni. La A.T. Kearney pubblica i suoi report dal 1998. La lista è un’interessante rassegna basata su un’ottica completamente diversa inerente la competitività e gli investimenti stranieri.
I paesi in via di sviluppo che si sono trovati nelle classifica sono la Cina, l’India e il Messico. Ancora una volta, gli Stati Uniti si sono classificati al primo posto. In secondo posto, passando dal terzo,è toccato alla Germania in seguito all’annuncio degli investimenti in tecnologia e infrastrutture digitali – indicatori che influenzano la competitività di un paese. Al terzo posto – il Canada, al quarto – nonostante il Brexit – la Gran Bretagna, al quinto – la Francia, che ha squalificato la Cina dopo aver abbassato l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società. Per il Giappone – nessun cambiamento – è sempre al sesto posto; La Cina, l’unico paese in via di sviluppo piazzatosi nei primi dieci, è sceso al settimo posto, rimasto ancora una delle priorità per gli investimenti, anche se con previsioni economiche meno ottimistiche. In ottava posizione si è piazzata l’Italia. Questa è la posizione più alta mai raggiunta nella classifica americana occupata da questa economia. Questa promozione si spiega dal forte settore produttivo del paese, dal potere dei marchi italiani e, paradossalmente, da una maggiore stabilità politica rispetto allo scorso anno. Subito dopo l’Italia c’è l’Australia, un’economia che si è sviluppata ininterrottamente e costantemente nel corso degli ultimi 25 anni. I primi dieci si chiudono con Singapore, sostenuto fortemente da un ambiente imprenditoriale di più alto livello.
Secondo i commentatori, queste previsioni sorprendenti mostrano che quello che conta negli investimenti di oggi sono i luoghi dove ci sono potenziali clienti, e non una produzione a basso costo. La pressione passa dalle regioni alle città e alle metropoli.
Per saperne di più consultare: https://www.atkearney.com/foreign-direct-investment-confidence-index